FANO (PU) - Nell’ambito della giornata conclusiva del Progetto Viridee - Visioni Resilienza Idee, finanziato dalla Regione Marche con Risorse Statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mercoledì 31 maggio al Cinema Teatro Masetti di Fano è stata presentata la sottoscrizione del Patto di Rete e di Comunità, per rafforzare ulteriormente la dimensione comunitaria tra soggetti diversi in progettualità comuni, mentre nel pomeriggio sono stati presentati i Patti Educativi Territoriali, che coinvolgono il Terzo settore, le istituzioni scolastiche e tutta la comunità educante. All’incontro informativo sono stati presenti i numerosi soggetti del mondo del volontariato coinvolti nelle diverse progettualità e, in particolar modo, le realtà operanti nella provincia di Pesaro e Urbino. A portare i saluti alla giornata è stato il Sindaco di Fano Massimo Seri, che ha ricordato il patto di alleanza portato avanti da tempo con il Terzo Settore per favorire la crescita dell’intera collettività, mentre la chiusura dei lavori è stata affidata al Presidente di Auser Nazionale Domenico Pantaleo, che ha sottolineato quanto l’ascolto e la partecipazione siano una necessità per concorrere alla costruzione delle comunità. Manuela Carloni, responsabile dei Progetti Auser Marche, che ha organizzano l’incontro nell’ambito dell’area 3 di Viridee, nel corso della mattinata ha presentato il progetto di sperimentazione territoriale su Pesaro Urbino che ha consentito a 8 realtà di costruire e sottoscrivere il Patto di Rete e di Comunità, scaturito dal percorso di formazione partecipata programmata all'interno del progetto. Il Patto, che avrà una durata triennale verrà sottoscritto con firma digitale da: AUSER Pesaro e Urbino, ANTEAS Pesaro-Urbino, ACLI Pesaro-urbino, LEGAMBIENTE Fano, Centro di Solidarietà Marche Sud, Labirinto Cooperativa Sociale, Università Degli Studi di Urbino, Accademia delle Belle Arti di Urbino. La creazione della rete per il patto, resta un cantiere aperto alla partecipazione di soggetti pubblici e privati che si vorranno unire al percorso. Si tratta di una metodologia in cui i diversi attori coinvolti concorrono insieme alle diverse progettualità tese ad affrontare in sinergia alcune problematiche come: la povertà educativa e culturale, le criticità nelle relazioni, il superamento del divario digitale, mettendo al centro azioni di solidarietà, inclusione, difesa dell'ambiente, sostegno all’intergenerazionalità, all’apprendimento permanente. Compito prioritario del patto è la co-costruzione del patto di rete attraverso progetti che mirano anche al contrasto della povertà educativa, anche attraverso la costituzione di patti educativi territoriali, dove il terzo settore insieme agli Istituti scolastici, alla pubblica amministrazione e ad altri soggetti, potranno costruire percorsi di co-progettazione utili all'arricchimento dell'offerta formativa. L'evento pomeridiano riservato alla divulgazione dei patti educativi, moderato dalla giornalista Barbara Olmai, ha visto alternarsi numerosi relatori, tra cui anche due dirigenti scolastici: il Prof. Samuele Giombi, Dirigente scolastico dell’Istituto superiore Nolfi-Apolloni di Fano che ha manifestato interesse verso i Patti mettendo in luce anche le possibili criticità che spesso la scuola pubblica deve fronteggiare perché su di essa molto spesso si riversano numerosi progetti; e il Prof. Antonio Altorio Dirigente Scolastico I.C. "Giovanni Paolo II" Vallefogfia che ha già avviato le procedure per la costituzione di un patto educativo che vedrà la luce il prossimo anno scolastico.