una squadra impegnata con le panchine a Recanati una squadra impegnata con le panchine a Recanati

Conclusa con successo la prima edizione del progetto estivo “Ci sto? Affare fatica!”

Giovedì, 10 Settembre 2020

600 giovani in 14 comuni marchigiani coinvolti in attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, grazie al progetto regionale "Ci Sto? Affare fatica! - Facciamo il bene comune", coordinato dal CSV Marche e finanziato dalla Regione Marche

ANCONA - Un'estate vissuta all'insegna di impegno e fatica nella cura del proprio territorio, ma anche di soddisfazioni, nuove amicizie e senso di comunità, nonostante i limiti imposti dall'emergenza sanitaria.

É stata quella del progetto regionale "Ci Sto? Affare fatica! - Facciamo il bene comune", coordinato dal CSV Marche e finanziato dalla Regione Marche: un percorso, inserito nel piano biennale 2020/21 delle politiche giovanili, con l'obiettivo di stimolare i ragazzi a valorizzare il tempo estivo, attraverso attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.

Nei giorni scorsi si è conclusa la prima annualità con un bilancio alquanto positivo, soprattutto tenendo conto della partenza ritardata e della necessità di riadattare tutto ai protocolli per la sicurezza sanitaria.  14 sono i comuni marchigiani che hanno aderito al progetto (Pesaro, Fano, Pergola, Fossombrone; Ancona, Jesi, Osimo; Macerata, Recanati, Camerino; Porto San Giorgio, Fermo; San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno), ospitando per alcune settimane, comprese tra il 27 luglio e il 4 settembre, le attività di 66 squadre formate ognuna da 8/10 giovani partecipanti (16-21 anni), 1 tutor (21-35 anni), 1 handyman volontario (artigiano esperto) e 1 covid manager.

In tutto oltre 600 persone coinvolte (tra giovani, tutor e handyman) che hanno svolto complessivamente 3300 giornate di attività, per un totale di oltre 13.000 ore di impegno, dedicate a riqualificare, sistemare e abbellire spazi pubblici come aree verdi, monumenti, vie dei centri storici.

Armati di guanti, scope, sacchi, pennelli, vernici, impregnante e carta vetrata, i giovani di Ci sto? Affare fatica!, affiancati dai tutor e dagli handyman, hanno raccolto cartacce e rifiuti, ripulito muri imbrattati, verniciato panchine e staccionate, fatto piccole manutenzioni e piantumazioni. Tutte le attività si sono svolte all'aria aperta e nel rispetto dei protocolli per la sicurezza sanitaria. Come riconoscimento all'impegno profuso dai ragazzi e tutor, al termine di ogni settimana il progetto li ha omaggiati di "buoni fatica" spendibili in negozi convenzionati.       

"Siamo soddisfatti dell'andamento di questo primo anno. - commenta Simone Bucchi, presidente CSV Marche -  Considerati i tempi strettissimi con cui abbiamo attivato tutto il percorso e il contesto dell'emergenza Covid-19, che ha reso tutta l'organizzazione più difficile e impegnativa, credo che quanto fatto sia stato un successo. Siamo riusciti nell'intento di far vivere ai ragazzi un'esperienza assolutamente nuova di cittadinanza attiva e anche di solidarietà intergenerazionale, e nelle comunità che li hanno visti in azione si è generato e percepito l'impatto virtuoso del loro impegno".   

Sono ben 76 le diverse location che, nei comuni marchigiani coinvolti, hanno visto in azione le squadre dei giovanissimi "con le magliette rosse": tra queste il monumento alla Resistenza a Pesaro, i parchi della Cittadella e del Cardeto in Ancona, il bosco urbano di Collevario a Macerata, il parco di Villa Vitali a Fermo, il parco dell'Annunziata ad Ascoli Piceno e il sottopasso di via dell'Airone a San Benedetto del Tronto, dove i ragazzi dopo aver ritinteggiato le mura, le hanno anche decorate con un bellissimo murales a tema naturalistico. Tutta l'esperienza è stata raccontata nella pagina fb del progetto e in numerosi articoli sui quotidiani locali.

Buona la risposta dei giovani, che stimolati dalla proposta hanno partecipato con entusiasmo, alcuni anche per più settimane, e via via che l'esperienza veniva promossa ed entrava nel vivo, in alcuni comuni si è dovuto limitare le iscrizioni perché superavano le attività previste da fare.

"Con noi non solo la fatica e il caldo, ma il desiderio di stringere amicizia e vivere una nuova esperienza. Abbiamo ripulito e scartavetrato panchine, staccionate, rimosso erbacce e foglie secche.  - scrivono Baishakhi  e Valentina, impegnate al Parco della Cittadella di Ancona - Se il parco prima era una bene comune dove giocare e correre, ora lo sentiamo veramente nostro… ". "Oggi che il progetto è finito sinceramente mi manca qualcosa - commenta Francesco Melchionna, impegnato al parco dell'Annunziata di  Ascoli Piceno - Nei giorni scorsi, «Ci sto affare fatica» ha significato pennello, antiruggine, panchina, ringhiera, ma per le prossime settimane può significare altro, sta a noi dargli un significato per poi raggiungerlo".

Positiva anche la collaborazione dei Comuni che hanno formalmente aderito, mettendo a disposizione spazi e materiali per impegnare le squadre: quest'anno sono stati 14, ma altri hanno già preso contatti con il CSV per partecipare l'anno prossimo.  L'obiettivo per il 2021 infatti è quello di estendere il progetto in molti più territori della regione e a questo proposito i Comuni interessati sono invitati fin da subito contattare il CSV Marche per le modalità di adesione.