Ragazzi di nuovo sul palco, a tre anni dal sisma. Venerdì va in scena “La bella scuola dei Monti Sibillini”

Martedì, 08 Ottobre 2019
Lo spettacolo è frutto del laboratorio Resiliamoci. “Un segnale di ripresa artistica e aggregativa”, spiegano i coordinatori. Appuntamento l’11 ottobre, ore 21, Istituto omnicomprensivo di Amandola.

AMANDOLA (Fm) - Erano tre anni, dal terremoto, che Amandola era senza il teatro messo in scena dai più giovani. Ma ora finalmente le attività artistiche riprendono respiro e si torna a calcare il palco. L’11 ottobre i ragazzi del laboratorio teatrale Resiliamoci organizzato dall’associazione la Fenice vanno in scena con “La bella scuola dei Monti Sibillini”, spettacolo di sketch fra il comico e il surreale e con rivisitazioni della tradizione teatrale contemporanea. L’appuntamento è alle ore 21,00 nell’Aula Magna dell’Istituto Omnicomprensivo di Amandola, una delle poche strutture disponibili per spettacoli e proiezioni.

«Parliamo di un segnale di speranza e di rinascita – spiega l’autrice e regista Alberta Fanini della associazione teatrale Os Aridum, che ha dato il suo supporto – Dopo il sisma del 2016 le attività teatrali di Amandola e zona hanno subito un contraccolpo, la gente ha iniziato a chiudersi, il movimento di aggregazione che c’era prima si è sbandato. Sono mancati gli spazi di incontro, il Teatro la Fenice è tutt’ora inagibile per il sisma. Prima del 2016 i nostri laboratori, anche estivi, erano seguiti da una trentina di giovanissimi. In questa nuova edizione ne abbiamo raccolti otto, con presenze oltre che da Amandola anche da Montefortino e Comunanza. Ed è un nuovo inizio». Lo spettacolo è il frutto di tre mesi di laboratori che si sono tenuti a partire da luglio grazie al progetto Resiliamoci, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. 
Una mobilitazione estesa sulle provincie di Fermo, così come Ancona e Macerata, per portare occasione di formazione e aggregazione fra le comunità del cratere sismico, un’area a rischio spopolamento dove le possibilità educative sono messe a dura prova e quella teatrante è un’attività da sempre efficace e saldante per il senso di comunità. Lo spettacolo è stato realizzato in rete con le realtà del Terzo settore territoriale, in sinergia con il Comune di Amandola, che ha messo a disposizione gli spazi della Biblioteca e la sala della ex Pretura (sala danza dove sono stati effettuati anche i laboratori estivi di hip hop) e in stretto contatto con le famiglie dei minori coinvolti. Il titolo “La bella scuola dei monti Sibillini” viene da un sogno, o da un progetto per il futuro, quello di creare una scuola di arti, che accomuni musica, danza, recitazione e altre arti.

«Vorremmo unire le attività che già cura l’associazione la Fenice, di musica, canto e danza, coi laboratori di teatro di Os Aridum e altri in preparazione, legati alle arti e cultura, in un unico spazio. Fortunatamente il Comune di Amandola, anche con l’ausilio e la richiesta delle associazioni locali, è intervenuto gradualmente sul Cinema Europa, ora CineTeatro, usato per numerosi eventi», spiega Vincenzo Pasquali, presidente di La Fenice. Durante l’inverno i laboratori teatrali organizzati continueranno coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole, sempre nell’ambito del progetto Resiliamoci che nel suo complesso, solo nel Fermano, vede il coinvolgimento di dodici associazioni per un finanziamento di 210mila euro.