“Donne e ambiente”, Cambiamo discorso riflette sulle prospettive eco femministe. Il primo incontro.

Città: ANCONA - Giovedì, 23 Febbraio 2023 Scritto da Staff CSV Marche

Sono tre gli appuntamenti che l'odv Reti culturali, all’interno del ciclo Cambiamo discorso, dedica al tema del rapporto "donna e natura" e alle regole imposte dal dominio maschile. Il primo incontro, online e a partecipazione gratuita, è il 16 marzo, ore 17-19, con la partecipazione di Alessia Belli e Greta Mancini.

ANCONA – Eco – femminismo, è questo il tema del nuovo incontro curato da Reti culturali per la rassegna Cambiamo discorso, contributi per il contrasto agli stereotipi di genere, realizzata col sostegno di CSV Marche. L’appuntamento, online e gratuito, è in programma il 16 marzo dalle ore 17 alle 19 ed è il primo dei tre che saranno dedicati al rapporto donne e ambiente. Intervengono Alessia Belli ricercatrice all’Università di Pisa e Greta Mancini docente di Filosofia morale istituzionale e di Antropologia filosofica all'Università degli Studi di Macerata.

Chi effettuerà la pre-iscrizione al seguente link riceverà indicazioni per il collegamento gratuito: http://bit.ly/3m07YNt  (per assistenza tecnica tel. 377 7074617)

Spiega Donatella Pagliacci, ideatrice degli appuntamenti e professoressa di Filosofia morale all'Università di Macerata: “Anche rispetto al modo in cui la donna vive il proprio rapporto alla natura, il dominio maschile ha imposto le sue regole, che purtroppo non hanno mai avvantaggiato né la natura né le donne. L’ecofemminismo nasce negli anni ’70 per rivendicare il diritto femminile di abitare la Terra e il proprio corpo, cercando di sottrarsi al modello prometeico patriarcale, rifiutando meccanismi di pensiero deterministici rispetto alla natura e all’identità femminile, rivendicando una posizione che considera 'importanti le connessioni storiche-esperienziali-simboliche-teoretiche tra il dominio imposto alle donne e il dominio imposto alla natura, connessioni la cui comprensione è cruciale tanto per il femminismo che per l’etica ambientale', come scrive Karen J. Warren  in Potere e potenzialità del femminismo ecologico”.

Il tema dell’intervento di Alessia Belli per l’appuntamento su Eco femminismo si intitola "Storie di ordinaria pandemia e di come si può diventare indigeni/e". È da un impulso vitale, dal desiderio di rispondere al senso di impotenza, frustrazione e chiusura legate alla pandemia che prende corpo un viaggio nel cuore dell’ecofemminismo, un viaggio di scoperta, di ricerca, di interrogativi su modi diversi e possibili di attraversare questa vita – riflette la ricercatrice - Sulla strada, un incontro, un libro, un’avventura materiale e spirituale e il filo dell’indigenità a tentare di ricucire storie locali e globali per una rinnovata, possibile, filosofia - e pratica - dell’abitare questa terra”.
Greta Mancini parlerà invece "Di donne e altri mostri: la natura come luogo comune". Spiega la docente:Consapevole che non sia possibile tornare indietro ad uno stato originario e armonico di natura (se mai sia esistito!) e tantomeno che si possa oggettivarla e considerarla come qualcosa di fragile da proteggere, le recenti riflessioni di Donna Haraway, teorizzatrice ‘pentita’ del ‘Manifesto cyborg’, permettono di indagare un nuovo paradigma costitutivo del complesso rapporto tra donne e ambiente. Attraverso l’idea di artefattualismo dinamico, la natura è co-costruita attraverso la collaborazione di molti/e attori ed attrici: umani, non umani, organici, tecnologici, tutti/e appartenenti a un collettivo natural-culturale grazie al quale enti differenti si fanno e si disfano in un processo relazionale di simposi, di cui avere cura e premura”.

Dopo quello del 16 marzo, seguiranno due nuovi incontri sul tema “Donne e ambiente”, previsti per il 27 aprile e il 18 maggio. Secondo le organizzatrici di Reti culturali  “gli appuntamenti sono rivolti a chi desideri approfondire la riflessione su discriminazioni tanto diffuse e radicate al punto che un diverso punto di vista, un 'discorso cambiato', risulti ancora nuovo e inesplorato, a volte anche straniante. Molte pratiche urgenze richiedono interventi concreti immediati, indispensabili e meritori, ma è evidente che per cambiare lo stato delle cose è necessario un cambiamento culturale, perché è da una diffusa e pervasiva 'cultura della violenza' che nascono le discriminazioni di genere e si sviluppa la violenza praticata”.

La serie di iniziative culturali di Cambiamo discorso si tiene con il patrocinio di Forum delle donne del Comune di Ancona e per gli appuntamenti dedicati a "Donne e ambiente" assieme ai partner Terzavia, Legambiente e Università della Pace.

Ultima modifica il Venerdì, 24 Febbraio 2023 16:30