Emergenza Covid19, com'è cambiato l'impegno di Anteas Falconara per l'Alzheimer Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Emergenza Covid19, com'è cambiato l'impegno di Anteas Falconara per l'Alzheimer

Città: FALCONARA Marittima (An) - Venerdì, 15 Maggio 2020 Scritto da

Subito dopo lo stop agli incontri del Cafè Alzheimer di Falconara e Chiaravalle, l'associazione ha attivato sportello telefonico, un gruppo whatsapp e si sta preparando a sperimentare anche incontri in videoconferenza. 'Così abbiamo spezzato l'isolamento e mantenuto i contatti con pazienti e familiari'

FALCONARA M.MA (An) - Per chi convive con l'Alzheimer, sperimentando ogni giorno situazioni di isolamento sociale e solitudine generate dalla malattia, le misure restrittive e le distanze imposte dall'emergenza Covid 19 sono risultate davvero difficili da gestire, aggiungendo disagio al disagio.

Proprio per questo, l'Anteas di Falconara Marittima, costretta a sospendere gli incontri del 'Caffè Alzheimer' sia a Falconara che a Chiaravalle, si è data come obiettivo di non perdere però i contatti con le persone che da diversi anni li frequentavano, continuando, seppur a distanza, ad essere di aiuto a malati e familiari, ancor più in un momento così delicato. Dai primi di marzo infatti l'associazione ha attivato un servizio di ascolto telefonico, supporto e sostegno psicologico, rivolto alle famiglie e ai malati (in grado di colloquiare), con le due psicologhe che già collaboravano alle attività dei gruppi. Il servizio è  operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, a rispondere sono la dott.ssa Elena Gambella (333 5717212) e la dott.ssa Maria Velia Giulietti, psicoterapeuta (333 5706559).

          Ma l'impegno dell'associazione non si è limitato a questo. Sempre nell'ottica di spezzare l'isolamento e continuare ad offrire forme di interazione, è stato creato anche un gruppo whatsapp, dapprima legato al Cafè Alzheimer, poi aperto anche ai volontari e ai soci, allargandosi all'Ambito territoriale sociale.          

"Dall'inizio dell'emergenza - spiega Agostino Ciciliani di Anteas Falconara - attraverso questi canali a distanza, siamo arrivati ad interagire con un'ottantina di persone, tra pazienti, familiari e volontari e così abbiamo mantenuto dei legami. Se nel prossimo domani dovremmo convivere e lavorare utilizzando modalità diverse, ci stiamo attrezzando per farlo anche noi". Prossimo step infatti, a cui l'associazione si sta preparando in collaborazione con Cisl e Fnp provinciale, è passare dalla telefonata al video-incontro di gruppo on line, per sperimentare una sorta di 'Cafè Alzheimer' in modalità virtuale.

Ultima modifica il Martedì, 19 Maggio 2020 16:59