Fragilità generate o aggravate dall'emergenza Covid-19, il terzo settore in rete nel progetto Riesco Marche foto Auser Marche

Fragilità generate o aggravate dall'emergenza Covid-19, il terzo settore in rete nel progetto Riesco Marche

Città: ANCONA - Venerdì, 06 Novembre 2020 Scritto da

Di fronte al preoccupante andamento dell'epidemia e alle conseguenze socio-economiche delle misure restrittive, la mobilitazione delle associazioni coinvolte nel progetto, in corso da luglio, diventa ancora più importante

ANCONA - Contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione acuiti dall’emergenza Covid-19. Un sistema integrato di interventi, che diventi una grande “comunità di cura”, non solo per assistere, ma anche per generare cambiamento e rinsaldare legami sociali.

É l'obiettivo del progetto Riesco Marche (Reti inclusive e solidali per la comunità) - Terzo settore in rete per l'emergenza Covid-19, che da luglio vede mobilitati 14 coordinamenti di enti non profit (con capofila Auser Marche Odv), con oltre 700 sedi e presìdi locali sul territorio marchigiano: tante associazioni con i loro operatori e volontari che rendono possibile una nutrita serie di azioni, destinate principalmente a persone in condizione di povertà e disagio, migranti, persone sole, anziani e famiglie in difficoltà, ma anche minori, disabili, giovani e volontari in generale.

Le attività previste interessano tutta la regione, con attenzione alle aree interne e alle comunità già duramente colpite dagli eventi sismici del 2016.

Il progetto, promosso in rete da Auser, Anpas, Acli, Arci, Avis, Legambiente, CDO Opere sociali, Anffas, Anteas, Aias, Centro di Ascolto e di prima accoglienza Odv Macerata, Ada, Anmil, CSI, con il supporto tecnico del CSV Marche, è finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e con il contributo della Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio marchigiane.

I numerosi servizi messi in campo sono riconducibili a quattro macroaree: contrasto povertà estrema, servizi a domicilio per fasce deboli, sostegno a distanza per situazioni di disagio e supporto al tessuto associativo. Così si va dagli aiuti primari a persone senza dimora a interventi di solidarietà alimentare e altre forme di sostegno a situazioni di indigenza, dalla consegna a domicilio di spesa, farmaci e beni di prima necessità a chi si trova solo o isolato, al contrasto alla solitudine sia fisica che psicologica, attraverso interventi domiciliari a persone fragili, da forme di sostegno a distanza per problematiche di diversa natura (psicologiche, di solitudine, di povertà educativa e apprendimento scolastico), anche attraverso formazione sull'uso delle nuove piattaforme di comunicazione da remoto, a percorsi formativi su tematiche mirate per ritessere la comunità dopo l'emergenza.

IL NUMERO VERDE DEL PROGETTO
Dal 1° settembre è attivo un numero verde per rispondere ai cittadini in situazione di bisogno e orientarli verso i servizi previsti dal progetto. L’utente, telefonando al numero gratuito 800.366.811 attivo 6 giorni su 7, dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 18,00, potrà parlare con personale Anpas, appositamente formato, che raccoglierà le necessità delle fasce più deboli della popolazione e offrirà una prima risposta indirizzandole verso le organizzazioni della rete, in base ai bisogni espressi e ai servizi attivati sui territori da partner e associazioni collegate.

Segui il progetto Riesco sulla pagina facebook o sul web 

 

 

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 06 Novembre 2020 23:34