Il 1° giugno riaprono i circoli culturali e ricreativi.  Le Acli accettano la sfida della cura della comunità. Foto di AP x 90 su Unsplash

Il 1° giugno riaprono i circoli culturali e ricreativi. Le Acli accettano la sfida della cura della comunità.

Città: ANCONA - Mercoledì, 03 Giugno 2020 Scritto da Staff CSV Marche

Riceviamo e pubblichiamo da Acli Marche il comunicato sulla ripresa delle attività.  Spiega Maurizio Tomassini:  “E’ certamente una grande sfida che tutte le associazioni marchigiane condividono”

ANCONA - I Circoli ACLI e tutti i centri sociali, culturali e ricreativi delle Marche potranno riprendere la loro attività a partire dal 1 giugno 2020. A deciderlo il Presidente Ceriscioli che oggi 30 maggio ha firmato il decreto n. 187 con il quale quindi la Giunta regionale aggiunge un ulteriore tassello al panorama delle attività consentite in questa fase 2 dell’emergenza COVID 19.

 Nella giornata di ieri la Giunta Regionale aveva già provveduto a fissare con il Decreto 636 il Piano Regionale di riavvio delle attività dei circoli ricreativi e culturali definendo anche le opportune linee guida che le strutture dovranno seguire per una riapertura in sicurezza.

Si riapre grazie ad un lavoro sinergico tra la Regione Marche e specificatamente il Servizio Politiche Sociali con il Forum del Terzo Settore, con cui si è arrivati tra le prime Regioni in Italia, dopo il via dato dalla Conferenza delle Regioni venerdì 22 maggio, con prudenza e responsabilità.

 Dalla comunità della cura degli ospedali, si passa ora alla fase della cura della comunità a partire dalla relazione, dallo stare assieme rispettando con estrema attenzione la sicurezza.

“E’ certamente una grande sfida che tutte le associazioni marchigiane condividono” ha affermato il Presidente regionale delle ACLI Marche Maurizio Tomassini, uno dei primi a portare all’attenzione degli organi regionali la questione dell’apertura dei circoli sociali e ricreativi.

 “E’ di fatto una sperimentazione che andrà monitorata, controllata e seguita” ha continuato Tomassini” La salute rimane il pilastro delle nostre comunità e la sanità territoriale assieme a quella dell’ospedale dovranno essere rafforzate per reggere almeno fino alla possibile vaccinazione di massa.  Ma la comunità tutta ha bisogno di un’altra cura, di un’altra attenzione quella della lotta alle diseguaglianze e quella dello stare assieme, condividendo il grande valore dell’amicizia”.

 

La Presidenza regionale ACLI Marche

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Giugno 2020 13:25