Legambiente sulla uccisione di un esemplare di aquila reale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Foto da Pixabay

Legambiente sulla uccisione di un esemplare di aquila reale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Città: ANCONA - Venerdì, 22 Maggio 2020 Scritto da Staff CSV Marche

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diramato dall'associazione: "L’uccisione di un’aquila è un delitto che, oltre a costituire un reato, causa un danno inestimabile al patrimonio naturale e alla biodiversità del Parco Nazionale e dell’Appennino umbro marchigiano."

ANCONA - “Non è la prima volta che purtroppo qualche bracconiere volutamente uccida a fucilate un’aquila reale, uno degli animali simbolo delle nostre montagne e importante per la funzionalità degli ecosistemi dell’Appennino – è il commento di Legambiente – Un delitto, la cui notizia arriva a ridosso della Giornata mondiale della biodiversità, e che oltre a costituire un reato ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, causa un danno inestimabile alla società civile, al patrimonio naturale e alla biodiversità e che vanifica il lavoro di moltissime persone dedicate alla conservazione della specie”.

“In attesa delle informazioni che arriveranno dagli approfondimenti diagnostici in corso presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, non possiamo che condannare questi atti vili e gratuiti che evidenziano esclusivamente disprezzo nei confronti della straordinaria bellezza della natura. Occorre migliorare il controllo del territorio, anche coinvolgendo la vigilanza ambientale delle associazioni – conclude Legambiente – e avviare azioni di contrasto del bracconaggio con il supporto del Corpo dei Carabinieri Forestali ”.

Ultima modifica il Venerdì, 22 Maggio 2020 18:50