Riforma del Terzo settore e decreti attuativi, un seminario con interventi del Forum nazionale Ts e CSV

Città: MACERATA - Giovedì, 13 Aprile 2017 Scritto da

Promosso dall'Assemblea delle libere forme associative con il Comune di Macerata, si terrà presso l'Ostello Ricci di Macerata, mercoledì 19 aprile, alle ore 17: interverranno, tra gli altri, il Direttore nazionale del Forum del Terzo Settore, Maurizio Mumolo e il Presidente del CSV Marche, Simone Bucchi

MACERATA - La Riforma del Terzo settore, L. 206/2016, riordina la categoria, ne definisce i confini e le finalità, disciplina l'impresa sociale e istituisce il servizio civile universale. Viene riconosciuta l'importanza di oltre 300.000 enti del Terzo settore all'interno del nostro sistema socio-economico. Per la prima volta viene fornita una definizione sulla base dei principi di gratuità, volontariato, sussidiarietà, partecipazione, attività di interesse generale, mutualità nella produzione o scambio di beni e servizi.

L'Assemblea delle libere forme associative di Macerata, in collaborazione con il Comune e con il CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), organizza un incontro rivolto ad associazioni, cooperative sociali, enti del Terzo Settore, cittadini attivi, mercoledì 19 aprile, alle ore 17,00, presso l'Ostello Ricci di Macerata, per aprire un dibattito partecipato sui decreti attuativi, in particolare sullo "Schema di decreto legislativo recante misure di sostegno allo sviluppo del terzo settore", concernente le reti associative ed il Consiglio nazionale del Terzo settore, ed altri in uscita.
Osservazioni, proposte, preoccupazioni saranno al centro del dialogo con esperti di livello nazionale e regionale tra i quali Maurizio Mumolo, Direttore nazionale del Forum del Terzo Settore e Simone Bucchi, Presidente regionale del CSV (Centro Servizi per il Volontariato).

Problemi aperti: definizione di "interesse generale" e caratteristiche che deve avere un' Organizzazione del Terzo Settore (OTS), preoccupazione per il valore sociale della gratuità e dell'impegno civile del volontariato (un "esercito" di 4,7 milioni di cittadini), per il ruolo della Fondazione Italia sociale, fondazione governativa con fondi pubblici, bassa attenzione ai territori e limiti troppo stringenti per il riconoscimento delle reti associative nella programmazione territoriale dell'ambito socio-assistenziale, del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, ruolo dei CSV e delle fondazioni bancarie.
Oggetto di informazione sarà, soprattutto per i giovani, il servizio civile universale, una grande opportunità per decine di migliaia di giovani, anche all'estero, nella difesa non armata della Patria e nella promozione dei valori fondativi della Repubblica.

Programma dettagliato in allegato

Ultima modifica il Giovedì, 13 Aprile 2017 18:53