“Scarichi di acque reflue industriali senza trattamento”, Marche a rifiuti zero protesta con la Regione

Città: ASCOLI PICENO - Giovedì, 27 Agosto 2020 Scritto da Staff CSV Marche

Riceviamo e pubblichiamo da Marche a rifiuti zero il comunicato con cui l’associazione si rivolge alla Regione Marche, per protestare contro l’atto che autorizza lo scarico del percolato nella rete fognaria senza alcun trattamento.

ASCOLI PICENO - Marche a rifiuti zero si associa alla denuncia di Legambiente contro il provvedimento della Regione Marche che autorizza lo scarico del percolato proveniente dalle discariche nella rete fognaria senza alcun trattamento.

Con un semplice atto amministrativo la Regione torna indietro di anni e rinuncia alle sue sane e lungimiranti politiche ambientali.

Dato che, come dice il provvedimento in questione, nelle Marche esistono pochi impianti che svolgono attività di trattamento, di tipo biologico e/o chimico fisico, di rifiuti speciali liquidi provenienti da moltissime aziende marchigiane pubbliche e private che, per le loro dimensioni o per la loro ubicazione, sono costrette a rivolgersi a terzi per garantire lo smaltimento delle loro acque industriali, allora il percolato può arrivare direttamente nei depuratori senza alcun trattamento.

Non abbiamo gli impianti, quindi alziamo i limiti di tolleranza e diamo il via libera all’inquinamento. E’ un danno ambientale per i fiumi marchigiani, il mare e la salute dei cittadini non quantificabile, poiché nel percolato sono presenti sostanze altamente inquinanti e pericolose come metalli pesanti, idrocarburi, IPA e contaminanti inorganici.

Per giunta lo scarico scellerato avviene attraverso il sistema di depurazione pubblico e sostenuto con i soldi dei cittadini. Da anni si afferma in tutte le sedi che le reti fognarie italiane hanno bisogno di  investimenti urgenti per rispondere alle norme europee e tutelare la salute dei cittadini e qui non solo non si tutelano i cittadini, ma si aggrava la situazione utilizzando impianti non adeguati per scaricare rifiuti industriali non trattati, derogando a numerosi parametri e valori limite di legge, arrivando fino ad un aumento del 200% del limite di emissione in pubblica fognatura.

Invitiamo la Regione a tornare sui suoi passi e ad avviare un serio programma di investimenti per tutelare le acque e costruire gli impianti di depurazione di cui abbiamo bisogno.

Avviso a tutti i sindaci: non ci saranno nuove bandiere blu senza acque pulite e impianti a norma!

Ultima modifica il Venerdì, 28 Agosto 2020 12:23