Sostegno ai detenuti.  La testimonianza di Bracciaperte per la Giornata del volontariato

Città: PESARO - Giovedì, 09 Dicembre 2021 Scritto da Ufficio stampa CSV Marche

Il 5 dicembre il presidente della odv pesarese Mario Di Palma ha portato a Roma la sua esperienza all’incontro nazionale di CSVnet, Forum Terzo settore e Caritas, dedicato al futuro del volontariato. “Insegniamo ai detenuti ad aggiustare elettrodomestici, ne abbiamo coinvolti1500 coi nostri corsi negli istituti penitenziari delle Marche. La nostra associazione ha un obiettivo sociale: un futuro di lavoro per chi ha scontato la propria pena”.

ROMA - Anche le Marche protagoniste per la 36^Giornata internazionale del volontariato indetta dalle Nazioni Unite, che si celebra ogni anno il 5 dicembre. Per lo sfaccettato e vasto mondo associazionistico regionale, è stato Mario di Palma presidente dell’associazione Bracciaperte a portare la propria testimonianza all’incontro “Volontari ora per un futuro condiviso. Dall’emergenza alle sfide per la ripresa”, che si è tenuto a Roma al teatro Sala Umberto proprio il 5 dicembre. Evento  voluto e organizzato da CSVnet, Forum nazionale Terzo Settore e Caritas italiana. Bracciaperte è un’organizzazione di volontariato di Pesaro, attiva per migliorare la qualità di vita all'interno delle carceri, che col suo impegno in questi dieci anni ha coinvolto in corsi di formazione professionali circa 1500 detenuti, compresi chi, come gli ergastolani, sconta la pena nei reparti di massima sicurezza. “Di mestiere mi occupo di riparazione d’elettrodomestici. Entrai in carcere per una visita istituzionale quasi per caso, dieci anni fa. Fu un’esperienza rivelatrice, il giorno dopo proposi al personale penitenziario di organizzare per i detenuti corsi professionalizzanti per riparare lavastoviglie, lavatrici e frigoriferi. Da quel giorno è nata Bracciaperte  – ha spiegato alla platea Di Palma – Negli anni abbiamo coinvolto falegnami, orologiai, fabbri e altri artigiani. L’obiettivo è dare più opportunità possibili a chi vive in carcere, affinché scontata la pena, attraverso il lavoro si abbiano poi più opportunità di restare lontano dal pericolo della recidività. La nostra associazione ha una funzione sociale. Ci siamo scelti un settore difficile – ha aggiunto Di Palma -  perché purtroppo il volontariato in carcere gode di pochissimi finanziamenti e spesso dobbiamo ricorrere a delle collette per pagarci i materiali”.

Con l’arrivo della pandemia le attività di  Bracciaperte non si sono fermate, come spiegato dal suo presidente al mondo del volontariato presente a Roma: “Non potendo entrare nelle carceri per le norme di distanziamento, ci siamo messi a offrire supporto alle famiglie più in difficoltà di Pesaro aiutandone 75. È successa una cosa bellissima. I detenuti assieme al personale penitenziario in quel periodo hanno organizzato raccolte fondi per sostenere le nostre azioni. Per noi volontari si è trattato di una esperienza molto stimolante”.  Ma l’associazione è impegnata anche su altri fronti, come il progetto Aggregazione Giovani, che nel 2021 ha coinvolto tantissimi ragazzi nelle attività di volontariato dell’associazione, anche fuori dal carcere, con ad esempio camminate ecologiche, laboratori itineranti e affiancamento nelle donazioni alimentari. L’intervento di Mario Di Palma è rientrato nella sessione dell’incontro “Le sfide strategiche del volontariato: idee e pratiche”, dove  alcuni volontari hanno portato la loro esperienza e testimonianza su temi chiave come sostenibilità, povertà e rigenerazione urbana, confrontandosi con esperti e personalità del mondo accademico.

Ultima modifica il Giovedì, 09 Dicembre 2021 16:34