
Nuova legge regionale sul Terzo settore, soddisfatti Forum e CSV Marche: “Riconosciuto il nostro ruolo”
Approvata all’unanimità dall’ultimo Consiglio regionale la nuova legge che sostiene e promuove il Terzo settore e l’economia sociale nelle Marche: più riconoscimento, strumenti e collaborazione con la Pa.
Forum Terzo Settore Marche e CSV Marche Ets: “Un passo importante, frutto di un lavoro condiviso”.
“Da ora in avanti le Marche potranno contare su un Terzo settore più riconosciuto, più sostenuto e quindi più capace di essere partner decisivo della pubblica amministrazione, di fronte alle sfide sociali del nostro territorio”. Così il Forum regionale del Terzo settore e il CSV Marche Ets (Centro servizi per il volontariato) commentano l’approvazione della nuova legge regionale “Norme per il sostegno e la promozione del Terzo settore, dell’attivismo civico e dell’economia sociale nella Regione Marche“, avvenuta nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale.
La proposta di legge, presentata dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa con richiesta di dichiarazione d’urgenza, è stata approvata all’unanimità e oltre a recepire la riforma nazionale del terzo settore, ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo e le attività del Terzo settore marchigiano e di riorganizzare e rafforzare l’intero sistema di relazioni tra istituzioni pubbliche, cittadini attivi ed Ets.
Una presenza numerosa e diffusa capillarmente nelle Marche, che ad oggi conta 4.166 enti iscritti al Runts (Registro unico nazionale Terzo settore), tra cui 1.320 organizzazioni di volontariato, 1.945 associazioni di promozione sociale e 463 imprese sociali, con un movimento di quasi 150.000 volontari, secondo gli ultimi dati disponibili (Censimento Istat delle istituzioni non profit 2021).
“Siamo molto felici e soddisfatti per questo risultato – dichiara il portavoce del Forum terzo settore Marche Luigino Quarchioni – perché questa legge è soprattutto frutto di un confronto interno al terzo settore, durato mesi e accompagnato da esperti, e di un percorso di ascolto e dialogo sempre costruttivo con l’assessora regionale al volontariato Chiara Biondi, che ringraziamo per aver promosso la proposta di legge, accompagnandola fino all’approvazione, insieme a tutte le componenti di maggioranza e minoranza, che ne hanno votato all’unanimità ogni singolo articolo, riconoscendo appieno il ruolo e la rilevanza del Terzo settore. Oggi – conclude Quarchioni – la comunità marchigiana è più solida e più forte, perché questa legge potrà accelerare le attività e le risposte del terzo settore ai bisogni dei territori”.
Tra le novità più importanti introdotte dalla norma, l’istituzione del Consiglio regionale del Terzo settore come organo di consultazione e di partecipazione degli Ets, la Conferenza regionale del Terzo settore e dell’economia sociale, l’Osservatorio regionale del Terzo settore sull’amministrazione condivisa, come strumento di studio e approfondimento tecnico, e il recepimento e la promozione dell’amministrazione condivisa, dettagliando i procedimenti di co-programmazione, co-progettazione e i Patti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
“E’ un passaggio molto importante e atteso da tempo. – commenta Paolo Gobbi, presidente del CSV Marche Ets – Adesso anche la nostra regione ha una norma dedicata che riconosce il ruolo di terzo settore e del volontariato in particolare. Questo segna un vero cambio di paradigma nel rapporto con la pubblica amministrazione, fondato sui principi di sussidiarietà circolare e di servizi organizzati alla persona, grazie ai nuovi strumenti di amministrazione condivisa”.
É un punto di partenza, non di arrivo, precisano i rappresentanti di Forum e CSV Marche, perché anche i Comuni dovranno fare la loro parte nell’applicazione della norma, con un cambiamento nella collaborazione tra enti locali e terzo settore che è anche culturale. L’auspicio – concludono – è che il prossimo Consiglio regionale faccia un investimento deciso sul Terzo settore, stanziando risorse per accompagnare la messa a terra della legge.