
Costruzione della rete degli ets delle Marche sui disturbi alimentari
Il primo dei tre appuntametni, organizzati su iniziativa dell’associazione Heta, ha visto la partecipazione di 12 Ets marchigiani. Numerosi i punti dibattuti. Riceviamo e pubblichiamo.
Il 17 maggio 2025, dalle 9.00 alle 11.00 presso la sede del Centro Heta di Ancona in Piazza Diaz 2, si è dato ufficialmente avvio alle attività di RETE degli ETS delle Marche sui Disturbi Alimentari, rete che aveva preso abbrivio l’8 febbraio scorso con una prima raccolta di adesioni e informazioni da parte degli ETS marchigiani.
Sempre presso la sede del Centro HETA seguiranno altri due appuntamenti per il 2025: Venerdì 3 ottobre e Venerdì 21 novembre, entrambi con orario 15.00-17.00.
Gli incontri, organizzati su iniziativa autonoma dell’Associazione HETA, sono aperti a tutti gli ETS delle Marche operanti nel campo dei Disturbi Alimentari o interessati a farlo. La finalità è quella di sostenere l’operatività degli ETS sia nei tavoli di rappresentanza che nei percorsi di collaborazione e intervento con il pubblico. Servono inoltre a focalizzare possibili iniziative sui disturbi alimentari nei vari territori della regione.
I frutti del lavoro svolto saranno posti in sinergia con altre realtà pubbliche e private e con il Centro di Coordinamento Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di cui HETA è attuale referente.
L’appuntamento del 17 maggio ha visto riuniti, in presenza e online, 12 ETS marchigiani distribuiti sul territorio provinciale tra Ancona (6), Ascoli Piceno (4) e Macerata (2), di cui, nello specifico:
5 APS, 4 Cooperative sociali, 1 ODV, 1 Onlus, 1 Associazione Culturale.
Nel corso della giornata, che è stata caratterizzata da un’importante partecipazione al dibattito comune, sono state sollevate le problematiche relative alla funzione di rappresentanza da parte degli ETS ed è stata condivisa la necessità di creare percorsi più definiti nel rapporto tra pubblico e privato sociale, anche in ottemperanza all’attuazione del codice del Terzo Settore.
Si è inoltre giunti a delineare alcune azioni comuni volte ad affermare e sottolineare la rilevanza del Terzo Settore e del privato sociale, anche non accreditato, come risorsa nella cura e nel trattamento dei disturbi alimentari.