Petizione UE sul Piano Rifiuti Marche dichiarata ammissibile. La Commissione europea avvia verifiche preliminari

Marche a Rifiuti Zero ETS: “L’Europa non impone un inceneritore: impone il rispetto della gerarchia dei rifiuti e una Valutazione Ambientale Strategica seria, con alternative reali”

Marche a Rifiuti Zero ETS comunica che la Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo (PETI – Committee on Petitions) ha esaminato e dichiarato ricevibile la Petizione n. 1295/2025, presentata dall’associazione sul procedimento di pianificazione regionale dei rifiuti.

Nella comunicazione ufficiale, il Presidente della PETI informa inoltre di aver chiesto alla Commissione europea di condurre un’indagine preliminare e, vista la materia, di aver trasmesso la petizione per informazione anche alla Commissione ENVI (Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare – Committee on the Environment, Public Health and Food Safety).

La petizione segnala, tra gli altri aspetti, criticità nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS – Strategic Environmental Assessment, SEA) del Piano regionale, in particolare la presunta mancata valutazione di alternative ragionevoli allo scenario dell’inceneritore e il possibile contrasto con la gerarchia europea dei rifiuti e con principi UE come la precauzione.

Replica alle dichiarazioni del Presidente Acquaroli: “Non è l’Europa a chiedere un inceneritore”

Ieri, a margine del convegno di Marche Multiservizi (MMS), sono state riportate dichiarazioni del Presidente della Regione Marche secondo cui “non possiamo esimerci” dalla scelta dell’inceneritore per evitare infrazioni alle norme europee.

Marche a Rifiuti Zero ETS contesta questa impostazione: l’Unione europea non impone un inceneritore, ma impone pianificazione trasparente, rispetto della gerarchia dei rifiuti (prevenzione, riuso, riciclo prima dello smaltimento) e valutazioni ambientali comparative, includendo alternative credibili. È esattamente su questo punto che la nostra petizione è stata ritenuta ammissibile e meritevole di approfondimento a livello europeo.

Dire che “serve per l’Europa” rischia di rovesciare la realtà: una scelta già orientata sull’incenerimento, senza un confronto serio con scenari di recupero di materia, può diventare essa stessa terreno di contenzioso (ambientale, sanitario e amministrativo), oltre a vincolare il territorio per decenni a un fabbisogno costante di rifiuto residuo: costretti a produrre rifiuti per “sfamare l’inceneritore” e non pagare penali.

La nostra proposta: maggiore impegno nella prevenzione e impianti e politiche “a freddo” per recupero di materia, non scorciatoie

Marche a Rifiuti Zero ETS ribadisce che esistono alternative industriali e gestionali coerenti con economia circolare: potenziamento della raccolta differenziata, estensione della tariffazione puntuale, programmi misurabili di prevenzione, e impianti “a freddo” per il recupero di materia.

Cosa chiediamo ora alla Regione Marche

1. Sospendere l’approvazione del Piano finché non venga integrato con scenari alternativi comparabili (non “inceneritore vs status quo”).
2. Attivare un tavolo tecnico pubblico con enti locali, gestori, imprese, comunità scientifica e associazioni.
3. Programmare l’impiantistica necessaria per la transizione (recupero di materia, qualità del riciclo, riduzione del residuo), evitando scelte che rischiano di bloccare l’innovazione, aumentare i costi per i cittadini e far perdere i tanti posti di lavoro creati dall’economia circolare. 

Marche a Rifiuti Zero ETS invita cittadine e cittadini, associazioni, comitati, amministratori locali e comunità scientifica a sostenere e firmare la Petizione n. 1295/2025 direttamente sul Portale Petizioni del Parlamento europeo (https://www.europarl.europa.eu/petitions/it/home ). 

La partecipazione pubblica è un segnale concreto. Per firmare è sufficiente accedere (o registrarsi) al portale e cliccare su “Sostieni”/“Support”:

Contatti stampa
Marche a Rifiuti Zero ETS – Daniele Antonozzi (Presidente)
marchearifiutizero@gmail.com – +39 340 9784223