
Prima nelle Marche di Kindeswhol, documentario sulla sottrazione dei minori
Organizza l’associazione Penelope Marche odv per la giornata dedicata ai bambini scomparsi. Appuntamento il 25 maggio, con la presenza del regista e familiari vittime di sottrazioni.
In occasione della Giornata Internazionale dedicata ai bambini scomparsi, il 25 maggio Penelope Marche odv, associazione territoriali delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, organizza la prima assoluta del docufilm “Kindeswohl, il bene del bambino”, del regista Franco Angeli, dedicato al tema della sottrazione internazionale dei minori. L’appuntamento è al Teatro della Luce di Sassoferrato in Corso Rosselli, alle ore 16. L’iniziativa, moderata dal giornalista Stefano Brecciaroli è a partecipazione gratuita, con un dibattito al termine. Saranno presenti oltre i membri dell’associazione Penelope Marche odv anche il regista Franco Angeli, l’attrice Livia Bonifazi, e familiari vittime di sottrazioni internazionali di minori tra cui Emilio Vincioni e Ivan Marino.
Kindeswohl il bene del bambino, durata 60 minuti, narra la vicenda di Marinella Colombo, mamma milanese recentemente venuta a mancare che, spiegano gli organizzatori, “è stata per anni in lotta contro lo Jugendamt, l’ente che in Germania si occupa dei minori e che l’ha privata dei suoi figli. Si è dedicata alla battaglia per il riconoscimento degli stessi diritti per tutti i bambini europei e perché le Istituzioni Italiane vengano finalmente messe nella condizione di poter tutelare i propri concittadini, grandi e piccoli”. Colombo ha pubblicato due libri: “Non vi lascerò soli” e “La tutela oltre la frontiera”. Il docufilm presenta scene in cui la protagonista, interpretata dall’attrice Livia Bonifazi, si trova nel carcere di San Vittore a Milano, accusata di aver rapito i suoi figli, ed è sottoposta ad interrogatorio dal Procuratore che ha l’obiettivo di farsi dire dove li tiene nascosti. Prodotto da Panamafilm il docu film, aggiungono gli organizzatori: “si presenta come un film denuncia contro il sistema dello Jugendamt, ente nazionale finanziato dal governo tedesco, nato tra le due guerre per gestire gli orfani, è diventato il terzo genitore di tutte le famiglie binazionali che si separano”.