Al via il progetto “Alberi per L’Amazzonia”

Città: FERMO - Venerdì, 09 Dicembre 2022 Scritto da Staff CSV Marche

Obiettivo: piantare 16.000 alberi in un anno in un territorio di 22 ettari di foresta attraverso una raccolta fondi. Progetto a cura dell’associazione ALOE di Fermo, Legambiente Marche, Legambiente ‘Antonietta Belletti’ di Porto Sant’Elpidio e il Circolo Laudato Sì di Montottone insieme all’associazione “Pastorale della Terra”. Riceviamo e pubblichiamo. 

FERMO - Si è svolta venerdì 9 dicembre mattina nella sede dell’associazione ALOE, presso la Casa delle associazioni di Fermo, in Via del Bastione, 3, la conferenza stampa organizzata per la presentazione del progetto “Alberi per l’Amazzonia”. Tale conferenza stampa è stata organizzata da un pool di associazioni del territorio del quale fanno parte, oltre all’associazione ALOE di Fermo, anche Legambiente Marche, Legambiente ‘Antonietta Belletti’ di Porto Sant’Elpidio e il Circolo Laudato Sì di Montottone. “Cuore Amazzonico” è la denominazione che le quattro associazioni, unitesi per la promozione e la realizzazione del suddetto progetto nell’Amazzonia peruviana della regione di San Martin e precisamente nella Vicaria di Yurimaguasdove opera l’associazione “Pastorale della terra”, la quinta realtà che forma il coordinamento “Cuore Amazzonico”.

La conferenza stampa è stata aperta da Katia Fabiani, presidente di Legambiente Antonietta Belletti di Porto Sant’Elpidio che ha presentato come sia nato il progetto “Alberi per l’Amazzonia” grazie ai suoi contatti con Suor Lucero Guillen, collaboratrice di padre Mario Bartolini nella missione di Barranquita e responsabile della pastorale della Terra per tutta la diocesi di Yurimaguas. “La Riforestazione è una delle nostre missioni ed è uno dei fiori all’occhiello di questo progetto, ma ambiente vuol dire anche sociale e Legambiente da sempre ha una visione a tutto tondo di ciò che ci circonda. Il progetto prevede infatti la formazione presso  74 comunità tra quelle presenti nell’Amazzonia peruviana. In tal senso sono previsti dei corsi che permetteranno ai leader di ciascuna popolazione di educarsi ed educare ad una agricoltura sostenibile, che renda i peruviani autonomi ed indipendenti, che consenta di evitare il taglio di legname e alle comunità di vivere dignitosamente nei loro luoghi di nascita, senza dover scappare in città in cerca di una vita che non sarà purtroppo migliore di quella che meritano. Il progetto prevede anche lo scambio di conoscenze agroforestali tra le comunità”

Ha preso poi la parola Franco Pignotti, Direttore dei progetti dell’associazione Aloe per presentare in maniera sintetica il profondo rapporto che lega ormai da una dozzina di anni, l’associazione Aloe e la straordinaria missione di Padre Mario Bartolini, il missionario delle comunità indigene e campesine dell’Amazzonia peruviana che lotta, a suo rischio e pericolo, insieme alle proprie comunità per la salvaguardia della foresta e dell’ambiente dalle mire predatrici e distruttrici delle multinazionali spesso appoggiate dalle istituzioni governative. La Pastorale della Terra di Yurimaguas, della quale si sta occupando ora suor Lucero, nasce proprio dall’attività promossa da questo coraggioso missionario e ora estesa per tutto il grande territorio della vicaria.

Interviene anche Marco Ciarulli, Presidente di Legambiente Marche, che sottolinea la connessione tra le azioni globali e le azioni locali che possiamo mettere in campo per risollevare il pianeta. Perché  fare attività di piantumazione in Amazzonia significa anche prendersi cura di casa nostra, contrastando la crisi climatica in corso e tutelando la biodiversità. Pensare globale e agire locale è il motto dell’associazione. 

E’ infine intervenuta Annamaria Bozzi e Marco Oliveri, rispettivamente responsabile del Circolo Laudato Sì e portavoce del circolo Laudato Sì di Montottone per sottolineare, partendo proprio dalla propria esperienza all’interno del movimento ecclesiale che prende il nome dalla famosa enciclica verde di papa Francesco, Laudato Sì, che spetta anche e soprattutto alle comunità ecclesiali quella difesa del “creato” costituita dall’Ecologia integrale che mette insieme difesa della natura e difesa delle comunità che a contatto della natura vivono.

Durante la conferenza stampa, le associazioni promotrici hanno inteso lanciare una raccolta fondi, attraverso la piattaforma GOFUNDME, per il recupero di suoli e boschi deteriorati, in particolare per la piantagione di 16.000 alberi in un anno in un territorio di 22 ettari di foresta. Con soli 3,00 euro si potrà contribuire a ripiantare un albero nella foresta. Potrà quindi essere data una mano decisiva, anche con piccole somme, per garantire suoli e boschi vivi per una Amazzonia libera. Il coordinamento “Cuore Amazzonico” si impegnerà a rendicontare pubblicamente l’entità dei fondi raccolti, la loro destinazione e l’implementazione fattuale del progetto stesso.

Chi vuole potrà contribuire: