"Ci Sto? Affare fatica - Facciamo il bene comune": numeri e testimonianze dai primi due anni del progetto

Città: ANCONA - Venerdì, 26 Novembre 2021 Scritto da

In un convegno presso l'Aula Magna della facoltà di Ingegneria (guarda la fotogallery), tanti voci diverse per raccontare il biennio 2020/21 del progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile coordinato da CSV Marche e finanziato da Regione Marche: circa 1500 partecipanti, da oltre 50 Comuni, organizzati in squadre d'impegno settimanale, hanno portato avanti azioni di riqualificazione di beni e spazi comuni sui loro territori 

 

ANCONA - Un progetto biennale raccontato attraverso le testimonianze dirette dei partecipanti, giovani dai 16 ai 21 anni, ma anche dai loro tutor e dagli adulti che li hanno seguiti nelle attività. E poi spunti e riflessioni da parte di rappresentanti delle istituzioni e relatori esperti del terzo settore nel corso di tavole rotonde e momenti di dibattito. Significativo il convegno organizzato lo scorso lunedì 22 novembre presso la facoltà di Ingegneria per raccontare i primi due anni del progetto "Ci Sto? Affare fatica - Facciamo il bene comune" coordinato da Csv Marche e finanziato dalla Regione Marche, avviato nel 2020 e portato avanti anche nel 2021, che ha visto durante il periodo estivo la partecipazione attiva di tantissimi giovani, oltre 1500 nella fascia d'età 16-21 anni, di tutte le province marchigiane. E visti gli ottimi risultati ottenuti si è ora in attesa di poter ripartire anche per il biennio 2022-2023.

L’evento, oltre a rappresentare un momento di condivisione dei risultati è stato un'occasione per promuovere l’esperienza nei territori interessati ed avviare un’ampia riflessione sulle modalità di educazione delle giovani generazioni alla cittadinanza attiva e sulla necessità di un’amministrazione condivisa tra pubblico e privato e di un'azione che metta al centro il protagonismo dei giovani per le comunità. (sfoglia la fotogallery nella relativa sezione) 

Dopo i saluti introduttivi da parte dell'Assessore alle politiche Giovanili della Regione Marche Giorgia Latini collegata da remoto e del presidente del Csv Marche Simone Bucchi, sono intervenuti tra gli altri Gianluca Frattani, responsabile progettazione di Csv Marche, Greta Cammisa della cooperativa Adelante onlus, Giovanni Pozzari, dirigente alle Politiche Giovanili e Sport della Regione Marche, Pasquale Bonasora dell'associazione Labsus, Franco Floris, direttore della rivista "Animazione Sociale", Davide Boniforti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e amministratore delegato di Metodi srl.

"La Regione - commenta l'assessore regionale alle Politiche giovanili Giorgia Latini - ha sostenuto questo importante progetto con un investimento di 340 mila euro. Ci abbiamo creduto perché "Ci sto? Affare fatica" ha un valore educativo e sociale. Educativo perché occupa i nostri giovani orientandoli verso un orizzonte comune, impegnandoli nella riqualificazione degli spazi pubblici e delle aree verdi. Sociale perché al di là della crescita personale, stimola il senso civico e coinvolge i Comuni. Sono convinta che questa esperienza vada ripetuta anche in futuro, dando la possibilità di partecipare anche a chi non è riuscito a rientrare in questa seconda edizione. L'educazione all'impegno, allo spirito di squadra e alla cura dei luoghi nei quali viviamo sono elementi di coesione fondamentali per costruire una società sana. Ringrazio perciò tutti coloro che a vario titolo hanno preso parte a questa opera collettiva. Ringrazio infine l'Università Politecnica delle Marche che ci ha ospitato in questa giornata conclusiva. Ritengo sia molto importante condividere i risultati raggiunti: questo ci rende più consapevoli degli obiettivi che stiamo perseguendo insieme e ci aiuta a perfezionare di volta in volta ciò che facciamo".

"Sono stati due anni intensi e ricchi di stimoli, che ci hanno fatto crescere insieme - ha sottolineato il presidente del Csv Marche Simone Bucchi- basti pensare che nel 2020 sono state attivate 66 squadre di giovani nella fascia d'età dai 16 ai 21 anni e nel 2021 sono quasi raddoppiate, per un totale di 191 squadre e circa 1500 partecipanti al progetto nel biennio. Siamo riusciti a coinvolgere tante amministrazioni con cui c'è stata fin da subito una condivisione di intenti, a partire da un forte senso di comunità e impegno civico. Abbiamo attivato in questi due anni collaborazioni con oltre 50 Comuni, con un'attenzione particolare a quelli dell'entroterra, e si è creata una rete virtuosa in un rapporto di reciproco scambio con associazioni e istituzioni. La speranza è che si possa proseguire in futuro questo percorso che ha insegnato ai nostri giovani il vero valore del "fare fatica" per i beni comuni. Prendendosene cura in prima persona infatti se ne comprende appieno l'importanza e si impara ad averne un maggiore rispetto. E' stato un periodo complesso e delicato per via della pandemia ma questo non ha fermato il progetto. Con la Regione c'è stata fin da subito una grande intesa nella condivisione degli obiettivi del progetto, che porta avanti i valori legati all'inclusione, la partecipazione civica e la reciprocità".