La Commissione Sanità approva il piano sociosanitario

Città: ANCONA - Venerdì, 21 Luglio 2023 Scritto da Staff CSV Marche

Il voto favorevole giunge a poco meno di due mesi dall’invio del documento da parte della Giunta regionale. Lavoro in Commissione caratterizzato dall’audizione di oltre centoventi soggetti interessati e dall’esame di memorie scritte e proposte emendative.  

ANCONA - La Commissione Sanità ha dato il via libera alla proposta di atto amministrativo n.50/2023 concernente il “Piano Socio Sanitario regionale 2023-2025. Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigiani”, provvedimento di cui sono relatori i consiglieri Carlo Ciccioli (FdI) per la maggioranza e Maurizio Mangialardi (Pd) per la minoranza.
Il Piano contiene le linee programmatiche, gli indirizzi e gli obiettivi del sistema sociosanitario regionale, riguardanti personale, infrastrutture fisiche e digitali, individuati per il triennio 2023-2025.
Il voto favorevole a maggioranza giunge al termine di meno di due mesi di lavoro della Commissione (il documento era stato licenziato a fine maggio dalla Giunta regionale) costituito dalle audizioni di oltre centoventi soggetti del settore della Sanità e del Sociale e da una successiva fase di approfondimento del testo.
Le ultime due sedute, in particolare, sono state dedicate all’esame delle memorie e delle proposte pervenute dai soggetti precedentemente ascoltati e alla valutazione degli emendamenti presentati, ai quali se ne potranno aggiungere altri una volta che il Piano arriverà in Aula per il voto finale, presumibilmente ad inizio agosto.
“Un lavoro approfondito da parte di tutta la Commissione e degli uffici che intendo ringraziare – ha rilevato il Presidente Nicola Baiocchi (FdI) - La trasmissione del provvedimento all’Aula rappresenta un passo importante perché significa che i marchigiani avranno molto presto un Piano sociosanitario, a presidio e tutela del loro diritto alla salute”.
Per il Vicepresidente della Commissione Romano Carancini si tratta di una “approvazione frettolosa”. “In soli quarantacinque giorni – afferma Carancini - si licenzia il più importante atto amministrativo di una Regione senza sentire il dovere di confrontarsi con i territori e senza dare la possibilità alla Conferenza dei sindaci di discuterlo”.

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale delle Marche