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Emergenza sanitaria, anche le associazioni donano beni e fondi agli ospedali Foto di Gordon Johnson da Pixabay

Emergenza sanitaria, anche le associazioni donano beni e fondi agli ospedali

Città: JESI, SENIGALLIA, PESARO - Mercoledì, 25 Marzo 2020 Scritto da Staff CSV Marche

Nell'emergenza da Covid-19 la solidarietà prende nuove vie. Le associazioni stesse, anche quelle oggi inattive nel rispetto del lockdown, si mobilitano a sostegno della sanità, donando fondi o acquistando beni e strumentazioni utili a fronteggiare la situazione. Alcuni esempi dalle Marche.   

JESI, SENIGALLIA, PESARO –  Anche in queste settimane tanto critiche e difficili per tutti, le associazioni di volontariato cercano in ogni modo di continuare a fare del bene per le proprie comunità, così provate da questa emergenza epidemiologica. E mobilitano i propri fondi per l’acquisto di attrezzature sanitarie, strumentazioni destinati ai pazienti, o con donazioni dirette. Pure nelle Marche non mancano questi esempi di ulteriore generosità, che vedono protagoniste organizzazioni solidali, dalla provincia di Ancona al pesarese.

Lo Iom Vallesina ha donato all’ospedale Carlo Urbani di Jesi quattro tablet per consentire ai pazienti videochiamate ai parenti. In un momento di grande emergenza sanitaria, un gesto di solidarietà dall’associazione di volontariato che offre assistenza ai malati oncologici nel territorio di Jesi e della Vallesina.  «Non potevamo restare indifferenti alla notizia di anziani che muoiono soli negli ospedali per il coronavirus, senza nemmeno poter vedere i loro cari almeno negli ultimi istanti – spiega Anna Quaglieri, presidente Iom Jesi e Vallesina -. Per questo, attenti come siamo ai bisogni psicologici e spirituali dei malati, c’è venuta spontaneamente l’idea di acquistare questi tablet per donarli».
Lo Iom, ha anche lanciato una campagna di raccolta fondi per l’acquisto di mascherine e presidi sanitari. «Cerchiamo di alleviare questo momento di difficoltà, la solitudine è l’aspetto più tragico di questa pandemia – continua la presidente Quaglieri -, è qualcosa che devasta anche le famiglie che vorrebbero essere al capezzale dei propri cari per stringere loro la mano, ma che invece vengono tenute lontano per l’alta contagiosità del virus. Questi tablet, dotati anche di scheda telefonica, renderanno invece possibile almeno uno sguardo, un sorriso, una parola». 
Spiega il direttore responsabile dello Iom di Jesi e Vallesina Maria Luisa Quaglieri: «Credo che sia importante in questo momento per un’associazione che opera in ambito sanitario dare un supporto all’emergenza che stiamo vivendo, oltre a continuare a svolgere la propria attività sul territorio senza abbandonare i pazienti oncologici, ogni giorno bisognosi di assistenza. Per questo, abbiamo deciso di dare un contributo alle nostre strutture sanitarie e al territorio, cercando di offrire un aiuto in quanto atto umano per le persone che sono ricoverate a causa del virus e che sono drammaticamente sole».

Mobilitazione anche da parte di Anteas Senigallia, che ha donato all’ospedale cittadino 9 misuratori di pressione arteriosa, 10 saturimetri per la misurazione del grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue e 100 mascherine ffp3.
«In questi giorni difficilissimi per il nostro Paese a causa del diffondersi del contagio da Covid 19 ognuno di noi ha potuto constatare l’impegno profuso da medici, infermieri e personale socio sanitario nella lotta contro il corona virus. Gli ospedali sono quasi al collasso e necessitano di personale ed attrezzature per far fronte al dilagare dell’infezione. Anche l’Ospedale di Senigallia, abilitato alla cura dei malati di coronavirus, necessita di attrezzature per poter svolgere al meglio il proprio compito».  Scrive in una nota stampa l'Anteas di Senigallia, Associazione di volontariato della Federazione Nazionale Pensionati della Cisl - «Per questo abbiamo, sentite le necessità più urgenti del nosocomio,  donato 9 misuratori di pressione arteriosa, 10 saturimetri per la misurazione del grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue e 100 mascherine ffp3 da utilizzare nel nuovo reparto per la cura del Covid 19. »
Anteas Senigallia ha acquistato per la sala operatoria dell'Ospedale cittadino, vista la necessità urgente, anche  una macchina lava asciuga pavimenti. 
«Questi macchinari sono stati donati utilizzando i fondi del cinque per mille pervenuti all’Anteas dalle scelte dei cittadini in sede di dichiarazione dei redditi, quindi soldi dei contribuenti che abbiamo utilizzato nel territorio a vantaggio di tutti i cittadini, specie di quelli più fragili e bisognosi. - conclude Carboni Celestino Presidente di Anteas di Senigallia -  Grazie a tutti e soprattutto un ringraziamento particolare a tutti i volontari dell’Anteas che con il loro impegno quotidiano, gratuito e disinteressato, consentono all’associazione di essere presente sul territorio a favore dei più bisognosi.»

In questo momento di grande difficoltà delle strutture sanitarie, anche  il circolo Legambiente "il Ragusello" di Pesaro ha voluto contribuire a favore dell'Ospedale Marche Nord, effettuando una donazione. E un'iniziativa analoga l'ha presa anche l'Avis di Pesaro al fine di acquistare mascherine.

L’emergenza nazionale Covid-19 coinvolge tutti direttamente: richiede sacrificio, rinuncia alle proprie libertà, pazienza e molto impegno. Tuttavia, in particolare per il personale medico e sanitario e quanti sono in prima linea per affrontare il Coronavirus, questo momento è di gran lunga più difficile. Per questo, la Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII Onlus di Ancona ha deciso di donare ai volontari del locale comitato della Croce Rossa i pasti preparati dalla Ristorazione Solidale e dalle persone con disabilità, che attualmente vivono nelle Comunità Residenziali. La donazione di pasti è iniziata il 25 Marzo e continuerà per tre settimane: pizze, dolci, torte al formaggio, cose semplici ma genuine e preparate con il cuore.



 

Ultima modifica il Giovedì, 02 Aprile 2020 23:29