“Che gioia vedere i cani rinascere”

Al primo posto nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo di Noemi Saracini c’era quello di aiutare gli animali in difficoltà. E così ha fatto. Da gennaio, è volontaria di Amici Animali Odv, associazione di Osimo (An) che collabora con alcuni canili marchigiani. Noemi è la protagonista di questa puntata del podcast e del blog.
“La volontà di dare aiuto a esseri che, senza di noi, non avrebbero possibilità di essere adottati o di crescere”. Quando le abbiamo chiesto cosa l’avesse spinta a diventare volontaria in un canile, Noemi Saracini ci ha risposto così. Ventisei anni, di Osimo, dopo essersi laureata a Milano, la giovane è tornata nella sua città natale, dove lavora. Da gennaio, è volontaria di Amici animali Odv, associazione osimana che collabora con alcuni canili marchigiani, e svolge la sua attività nella Magic Box, la sezione dedicata ai cani che hanno più difficoltà a essere adottati.
Qual è stato il clic?
Avevo fatto i buoni propositi per il 2025 e c’era anche questo che era il più realizzabile a breve termine. Avevo già avuto un’esperienza in un gattile di Milano, durante gli anni della magistrale. Inoltre, ormai da diversi anni, sono vegetariana, sempre spinta dalla stesso motivo: l’amore per gli animali.
Ti ricordi il primo giorno al canile?
Ho accompagnato i volontari esperti e li ho osservati. È un modo per capire se ti può piacere o se ha un impatto emotivo troppo forte. Io sono una persona molto sensibile, specialmente su queste tematiche, ma il pensiero che posso aiutare supera di gran lunga l’impatto emotivo, che non nego c’è. Recentemente, infatti, mi è capitato di fare il turno con un’altra volontaria un po’ piangendo qua e là.
Cosa serve per iniziare questa esperienza?
Solo tanta buona volontà e un po’ di costanza. La costanza è importante soprattutto perché i cani ti devono conoscere. Se vai una volta ogni tanto, non si ricordano di te e non si fidano. Alla fine, io so che il mio sabato mattina, nella maggior parte dei casi, è questo. In realtà, mi fa alzare molto meglio. Magari, me ne starei a letto a fare niente. Invece, dopo cinque giorni di ufficio, sto nella natura e non me ne pento mai. Per me, è stare nel presente con tutti e cinque i sensi.
C’è un episodio che ti ha colpita particolarmente?
Mi ero molto affezionata a un cane che, poi, è stato adottato. Ero molto felice, ma anche triste, sapendo che non l’avrei più visto. Un’altra cosa che mi è rimasta impressa è un po’ più brutta: un cane recentemente riportato in canile dopo due anni di adozione. Dopo tutto quel tempo, non te l’aspetti.
Un fenomeno in crescita, purtroppo.
Anche se l’abbandono dei cani in strada rimane una “moda” a tutti gli effetti, adesso si tende molto più a riportare il cane in canile. I motivi sono svariati. Molte volte si tende a prendere un cane con leggerezza, perché non ci si rende conto di che impegno sia di tempo o di soldi e, quando lo si capisce, il cane viene riportato. È stato così anche durante il Covid. Tante persone si sono ritrovate da sole o senza nulla da fare e hanno preso un cane. Poi, la pandemia è finita, sono tornate alla vita di prima e tanti cani sono stati riportati indietro. Per evitare questo, ci sono volontarie che si occupano di far conoscere prima i cani con chi li adotterà e, se in casa ci sono altri cani o gatti, si fanno diverse prove per assicurarsi che queste rinunce siano il più evitabili possibile. Perché per i cani sono traumi a tutti gli effetti.
Parliamo della Magic Box.
Al momento ospita una quarantina di cani. Sono tutti molto buoni, ma vengono da situazioni difficili, spesso da canili del sud. I modi per essere volontari sono due: diventare socio sostenitore o socio attivo. Nel primo caso si può fare una donazione, il secondo è quello che faccio io.
Ci racconti una giornata tipo al canile?
Un turno dura circa quattro ore. Per prima cosa facciamo le pulizie. È una cosa che potrebbe spaventare, ma non è niente di che. Nel frattempo, coccoliamo tutti i cani. Poi, ci sono le passeggiate, la parte che mi piace di più. Poi, diamo da mangiare: si preparano tutte le pappe, con le varie terapie che magari i cani devono prendere. Nei periodi estivi invertiamo: prima la passeggiata, poi le pulizie, perché poi diventa troppo caldo. Per me, il sabato mattina è questo, ma anche stare con le mie amichette del canile. Si crea un bellissimo rapporto perché, alla fine, le persone che fanno volontariato hanno un qualcosa che le accomuna.
Che ti sta insegnando questa esperienza?
Consapevolezza, perché ti rende consapevole di tante cose e perché lo fai con consapevolezza. Poi, tanto su questo mondo: soprattutto come comportarmi con un cane, dal punto di vista pratico ed emotivo.
La consiglieresti?
Assolutamente sì, perché ti dà tanto. Vedere un cane che all’inizio non si fida di te, nemmeno si avvicina, trema quando ti vede e, dopo qualche sabato, si fa accarezzare è un’esperienza che dà tanto, a te e a loro. È un darsi a vicenda.
Qual è, secondo te, una valida ragione per adottare un cane?
Salvare un essere. È bello vedere un cane che può ricrescere, riprendere fiducia negli esseri umani, vederlo giocare. È bello ridare una vita a 360 gradi a un essere che, senza di te, non avrebbe potuto averla.
CSV Marche ETS - Centro Servizi per il Volontariato delle Marche ETS - Via Della Montagnola 69/a - 60127 Ancona
C.F. 93067520424 - Partita IVA 02596800421 - iscrizione al RUNTS decreto n. 85 del 24/05/2022 | Privacy Policy