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Alessandro e l’esperienza da “VolontarX” per Pesaro Capitale della Cultura 2024

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Alessandro Antonioli

Laureando in progettazione turistica sostenibile, 24 anni, pesarese di origine, Alessandro Antonioli ha deciso di mettersi in gioco per contribuire al successo di Pesaro Capitale della Cultura 2024 offrendo gratuitamente il proprio tempo in molteplici attività.


"Dopo la laurea triennale in mediazione linguistica – racconta- ho vissuto gli ultimi 5 anni a Modena e poi ho fatto un'esperienza Erasmus in Austria. Ho frequentato la magistrale a Firenze e nel mese di aprile mi laureo con una tesi sul turismo rurale ed enogastronomco e il rapporto tra agriturismo e agricoltura sociale".

Oltre agli studi però Alessandro ha deciso di impiegare una parte del proprio tempo insieme ad altri volontari per supportare le attività della sua città, che quest'anno è Capitale Italiana della Cultura. Lo sta facendo nell'ambito del progetto "VolontarX", una piattaforma attraverso cui è possibile candidarsi come volontari, gestita sia per le iscrizioni che per la formazione da CSV Marche Ets. 

L'età va dai 16 ai 99 anni e la spinta ad aderire per Alessandro è stata la voglia di diventare parte di una comunità internazionale che per tutto il 2024 sarà protagonista dell'offerta culturale marchigiana e nazionale.

"Il nostro ruolo è quello di affiancare e supportare lo staff organizzativo – sottolinea Alessandro- e le varie figure professionali che gestiranno le manifestazioni. Ci occupiamo di accogliere pubblico e visitatori, facilitarli nella fruizione delle varie esperienze e promuovere la diffusione dei valori dell'iniziativa".

Ho deciso di mettermi in gioco per contribuire al successo di Pesaro Capitale della Cultura 2024 e riscoprire nuovamente la mia città.

Tra le passioni del giovane volontario ci sono i viaggi, i trekking, la vita all'aria aperta in una dimensione rurale, oltre alla cucina, al calcio e alle moto.

"Per me non si tratta della prima esperienza di volontariato – ci racconta- mi ero già messo alla prova con la caritas di Pesaro, esperienza che mi ha formato, fatto crescere e fatto capire quanto sia bello mettersi a disposizione per gli altri".

Chiediamo ad Alessandro, come è venuto a conoscenza della realtà dei VolontarX?

"Per caso, navigando sul web – rivela- quindi mi sono incuriosito e ho cercato maggiori informazioni. Ho partecipato a diversi incontri di formazione e dato la mia disponibilità compatibilmente con gli impegni universitari. La spinta maggiore è stata quella di voler riscoprire nuovi luoghi della mia città, riappropriarmene e diventare parte attiva di Pesaro Capitale della Cultura. Avendo vissuto diversi anni fuori Pesaro ho sentito il bisogno di scoprirla di nuovo e sotto un'altra luce, anche grazie ai punti di vista degli altri volontari che ho conosciuto in questi mesi. Un aspetto che mi ha colpito particolarmente è stato quello dell'inclusività e accessibilità: ad esempio ho visto a tutti gli eventi la presenza degli interpreti della lingua dei segni Lis e mi è sembrato un ottimo segnale".

I ricordi più belli riguardano inaugurazione dello scorso gennaio alla quale era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una giornata storica per la città di Pesaro. E poi la consegna della cittadinanza onoraria al campione del mondo di Moto GP Pecco Bagnaia e l'evento Spark - Ritornano le lucciole", la poetica installazione luminosa dell'artista Daan Roosegaarde che per tre sere, dal 22 al 24 marzo ha affascinato il pubblico del parco urbano con migliaia di piccoli fuochi d'artificio organici e biodegradabili fluttuanti nell'aria, cui hanno preso parte 20mila persone.

In definitiva Alessandro, qual è il valore aggiunto del fare volontariato e perché ti senti di consigliare questa esperienza ai tuoi coetanei?

"Per me rappresenta un modo per conoscere meglio la mia città e incontrare nuove persone. In questi mesi ho stretto nuove amicizie anche intergenerazionali,suggellate da interessi comuni.

Ogni mese si organizzano "xparty" per consolidare i rapporti e fare networking. Il bello di questa esperienza è che decidi tu quanto tempo offrire e chi ha talenti o competenze particolari ha l'opportunità per coltivarle e mettersi alla prova nei vari team, come ad esempio quello sulla fotografia. In definitiva un'esperienza di crescita che mi sento di consigliare a tutti, giovani e meno giovani".

Inaugurazione di Pesaro Capitale della Cultura 2024

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