Stereotipi e discriminazioni nel sistema dell'adozione, l’incontro

Città: FERMO - Giovedì, 30 Novembre 2023 Scritto da Uffcio stampa CSV Marche

Appuntamento il 16 dicembre, con Monya Ferritti, presidente del Coordinamento Care, per riflettere sul “nuovo linguaggio”, necessario quando si parla di questo argomento. L’iniziativa rientra nel ciclo formativo “Dal territorio di Fermo ai territori del mondo”, a cura di Famiglie Adottive Insieme, Aloe Odv, Legambiente Marche ed è parte dei percorsi di formazione partecipata sostenuti da CSV Marche Ets.

FERMO - Una riflessione sugli “Stereotipi e discriminazioni nel sistema dell’Adozione”, in quella internazionale in particolare, proprio perché “mette insieme mondi diversi”. L’argomento è al centro del nuovo appuntamento del percorso formativo “Dal territorio di Fermo ai territori del mondo”, che si tiene sabato 16 dicembre 2023 nella sala conferenze del Centro Culturale San Rocco, in Piazza del Popolo a Fermo, alle ore 18.00. L’incontro è a cura di Famiglie Adottive Insieme ed è parte del percorso formativo “Dal territorio di Fermo ai territori del mondo” un percorso condiviso inoltre tra Aloe Odv, Legambiente Marche. Sarà presente Monya Ferritti, presidente del Coordinamento Care, il coordinamento nazionale delle associazioni familiari adottive ed affidattarie, per presentare il suo ultimo libro “Sangue del mio sangue. L’adozione come corpo estraneo nella società” pubblicato per le edizioni Ets, Pisa 2023.
Monya Ferritti, scrittrice prolifica sia sulle tematiche adottive che su quelle più propriamente didattiche, è profondamente impegnata nel mondo della Formazione con la sua partecipazione attiva a Convegni, Conferenze, Seminari, Giornate di studio, Tavole rotonde, e si presenta oggi come una delle maggiori esperte sulle problematiche adottive ed affidatarie in Italia. Nell’incontro si soffermerà soprattutto sulle profonde carenze e ambiguità del parlare abituale che accompagna queste realtà dell’adozione e dell’affido e sulla necessità di un profondo cambio di rotta per un nuovo linguaggio più adeguato e rispettoso dell’esperienza umana adottiva ed affidataria sia sul versante delle famiglie che su quelle dei ragazzi, come spiega il sottotitolo Un nuovo linguaggio per parlarne.
“Mentre scorro i social – scrive l’autrice – approdo sul profilo di una persona che non conosco ma che potremmo definire ‘attivista’. Ha tutti i contenuti ‘giusti’ e le parole ‘corrette’ che condivide con i suoi seguaci/follower. Ha i pronomi sulla bio. Costruisce e contribuisce a diffondere contenuti sul razzismo, sull’abilismo, sul femminismo e sull’universo LGBTQ+. L’unica nota stonata in questo feed militante riguarda proprio l’adozione; scrive, infatti, a proposito del sentirsi ‘estranea’ ai valori di sua madre e suo padre che ‘sarà stata sicuramente adottata’, non percependo minimamente di avallare e reiterare una micro-aggressione disconfermativa nei confronti delle persone che sono state adottate e della legittimità delle loro famiglie e dei loro legami”.
Per informazioni relative all’incontro cell. 347 060 3932 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Ultima modifica il Giovedì, 30 Novembre 2023 19:31