
Il volontariato per le aree interne, CSV Marche protagonista al meeting dei CSV italiani
Dal progetto “C’entro. Insieme per le terre del sisma” all’esperienza dell’associazione Antiche Fonti di Petritoli (Fm), l’impegno del CSV Marche per la rigenerazione delle aree interne è stata al centro dell’attenzione nazionale dei CSV (articolo con gallery fotografica)
CSV Marche e il suo impegno per le aree interne alla ribalta nazionale dei CSV. È successo nei giorni scorsi, durante il meeting nazionale dei presidenti e dei direttori dei 49 Csv italiani, che quest’anno si è svolto a Palermo, attuale Capitale italiana del volontariato. La tre giorni di confronto, idee e visioni per il sistema dei Centri, si è aperta con il seminario “Territori che resistono. Il volontariato come motore delle aree interne”, all’Aula Magna della Facoltà Teologica di Sicilia, e tra i diversi interventi, si sono accesi i riflettori anche sull’esperienza degli ultimi anni del CSV Marche per la rigenerazione sociale delle zone colpite dal sisma 2016.
L’incontro, promosso da CSVnet in collaborazione con Csv di Palermo, Catania e Messina e con il sostegno di Banco Bpm ha messo al centro le aree interne come luoghi di partecipazione e innovazione, dove il volontariato contribuisce a costruire fiducia, coesione e nuove economie di comunità.
I lavori – moderati da Francesco D’Angella – sono stati introdotti dai saluti di Giuditta Petrillo, presidente del Cesvop, di Mariantonia Bartolotta di Banco Bpm e della presidente di CSVnet Chiara Tommasini, per poi proseguire con tre momenti di dialogo.
CSV Marche protagonista
Nel primo, “Radici che innovano”, la platea ha ascoltato due testimonianze, tra cui quella di Edoardo Pistolesi, presidente dell’associazione Antiche Fonti di Petritoli (Fermo), che ha raccontato l’esperienza dell’associazione di giovani nata per restituire splendore ad un’area abbandonata del comune: l’antica fonte dell’acqua in Contrada Papagnano. Dal 2020 questi ragazzi e ragazze hanno scelto di trasformare il degrado in possibilità: hanno ripulito l’area, recuperato il camminatoio ottocentesco, aperto nuovi percorsi di visita e avviato una ricerca storica sulle origini della fonte, documentata già nel 1424.
Nel secondo dialogo, “Il ruolo dei Csv nella rigenerazione dei territori”, il direttore del CSV Marche Ets, Giacomo Ricciutelli, ha illustrato l’approccio alle aree interne che l’ente ha sviluppato negli ultimi anni, con particolare attenzione alle zone del cratere sismico 2016, e a partire da questa esperienza ha proposto alcune possibili traiettorie di confronto sul ruolo dei CSV. Uscendo dalla narrazione delle mancanze e partendo dalle persone che vivono in questi territori, nel 2022 il CSV Marche ha avviato il progetto speciale “C’entro – Insieme per le terre del sisma”, con gli obiettivi di rafforzare il tessuto associativo, favorire la nascita di nuove realtà e incentivare l’aggregazione giovanile, promuovere co-programmazione e co-progettazione tra terzo settore ed enti locali, mappare bisogni e risorse. Come? Attraverso tre assi d’intervento: eventi nei borghi per far vivere la comunità, coinvolgendo le associazioni locali; percorsi formativi per volontari, giovani e amministratori; focus group tematici tra associazioni, istituzioni e cittadini. Da allora il percorso si è evoluto, ma mantenendo sempre come riferimento centrale la ricostruzione sociale: più di 5000 persone coinvolte, 565 gli Ets mappati, più di 100 incontri istituzionali, 10 laboratori per studenti, 20 focus group, 20 incontri mirati per giovani under 35. Grande attenzione è stata data ai giovani, oggi presenti in questi territori, e al loro possibile protagonismo nel generare nuove attività, come dimostra l’impegno dell’associazione Antiche fonti di Petritoli (Fm). Il progetto ha permesso di avere una foto aggiornata dello stato del terzo settore in queste aree, consolidando il ruolo di “cerniera” del CSV Marche, come interlocutore sia per le istituzioni che per gli Ets, ma anche di riattivare legami e accompagnare associazioni e istituzioni in una fase di trasformazione, spesso vissuta con timore per mancanza di strumenti.
La terza e ultima sessione di lavori, intitolata “Politiche e alleanze per le aree interne”, con Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa e delegato di Anci Sicilia ha aperto un confronto con le istituzioni locali sul ruolo pubblico nella costruzione di strategie di sviluppo condivise. L’incontro si è infine concluso con l’intervento di Andrea Valzania, docente del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, che ha proposto una riflessione sul contributo del volontariato alla coesione e all’innovazione territoriale.
Le giornate di lavoro dei Csv
Il meeting dei CSV è proseguito sabato 22 novembre con una giornata dedicata alla programmazione e al dialogo interno tra Csv: la mattina scandita da due tavole rotonde sul rapporto tra fondazioni e volontariato e sulle nuove forme di leadership e di rigenerazione delle comunità; il pomeriggio dedicato a gruppi di lavoro tematici per approfondire questioni centrali per il futuro del sistema dei Csv. L’ultima giornata, domenica 23 novembre, si è tenuta l’Assemblea dei soci di CSVnet, dedicata alla condivisione degli orientamenti strategici e delle priorità di lavoro per il 2026.





