Approvato il nuovo Piano sociosanitario delle Marche

Città: ANCONA - Giovedì, 06 Febbraio 2020 Scritto da Staff CSV Marche

L'atto è stato approvato con 16 voti favorevoli, 9 contrari (M5S, Lega, FdI e FI), e l’astensione dei consiglieri Busilacchi (Art.1) e Marconi (Udc-Popolari Marche). Il disco verde dell'Aula è arrivato dopo un lungo dibattito, durato circa 9 ore, nel quale sono intervenute tutte le forze politiche, con giudizi molto critici da parte dei gruppi consiliari di opposizione, sia nel merito che nelle tempistiche.

ANCONA - Via libera a maggioranza per il Piano sociosanitario 2019-2021. Prima del voto finale esaminati circa 50 emendamenti, alcuni dei quali approvati dall'Assemblea che ha anche licenziato due ordini del giorno, uno proposto dal capogruppo Italia Viva, Fabio Urbinati, sulla sanità del Piceno, mentre l’altro, sottoscritto da diversi consiglieri di maggioranza e opposizione, riguardava l’istituzione della Consulta regionale salute.
Il nuovo Piano sociosanitario è arrivato in aula a un anno dal via libera da parte della Giunta regionale e dopo dopo aver ottenuto a fine novembre 2019 il disco verde da parte della commissione Sanità. Come evidenziato dal relatore di maggioranza, il Presidente della stessa commissione, Fabrizio Volpini (Pd), è il principale atto di programmazione del settore e contiene gli indirizzi per lo sviluppo e la gestione del sistema sanitario marchigiano. Giudizio negativo da parte del relatore opposizione, il Vicepresidente della commissione Sanità, Elena Leonardi (FdI) che, come evidenziato, nel corso della conferenza dei capigruppo aveva chiesto il ritiro della discussione dell'atto a suo avviso "inopportuno nei contenuti e nelle tempistiche, arrivando all'esame dell'aula a 4 mesi dalle elezioni". Prima della discussione degli emendamenti la stessa Leonardi si è vista respingere un suo ordine del giorno volto a rinviare l’approvazione dell’atto. Hanno assistito alla discussione del Piano i Comitati pro ospedali pubblici Marche e diversi sindaci dell’entroterra. Prima di illustrare i contenuti dell'atto il relatore di maggioranza, Fabrizio Volpini, ha voluto ringraziare i ricercatori dell'Istituto nazionale malattie infettive "Spallanzani" di Roma, che hanno isolato il Coronavirus.
In apertura di seduta consiliare l’Assemblea legislativa ha esaminato e approvato all'unanimità la proposta di legge, a iniziativa della Giunta regionale, riguardante l'attività ispettiva in ambito sanitario e socio sanitario. Relatori Luca Marconi (Udc-Popolari Marche), per la maggioranza, e Romina Pergolesi (M5S), per l'opposizione, che hanno illustrato i contenuti del testo legislativo.
La pdl disciplina, nell’ambito delle funzioni di vigilanza e controllo attribuite alla Giunta regionale, l’esercizio dell’attività ispettiva sugli enti del Servizio sanitario regionale e su tutte le strutture, pubbliche e private, del comparto sociosanitario.

Soddisfatto il Presidente Ceriscioli, che ha commentato in Aula nel corso della seduta sul Piano sociosanitario 2019/202:  "Sono un convinto sostenitore di questo Piano che va approvato per tutto il lavoro di partecipazione portato avanti nella sua fase di elaborazione. Come tutti gli strumenti di alta programmazione andrà perfezionato negli anni per rispondere a nuove esigenze con le giuste strategie. Ma è un Piano che ha tanti contenuti da sviluppare, che impegnerà, nei prossimi anni, chi lavorerà nella sanità, con una strada e una strategia ben delineate. È stato fatto un lavoro di grande partecipazione, con due anni di gestazione condivisa che hanno coinvolto il territorio – ha continuato – È stata la dimostrazione che, con gli strumenti di partecipazione, si cambia il livello di programmazione, perché la parte da privilegiare è la sanità territoriale, in quanto quella per acuti ha già i suoi percorsi ben delineati”. Quella delle Marche, ha continuato, “è una delle migliori sanità italiane, che vive problemi comuni alle altre sanità regionali, come il sotto finanziamento rispetto ai parametri europei o le questioni della specialistica. Molti temi branditi come una clava, durante il dibattito, in realtà sono temi nazionali. La differenza tra chi cavalca le questioni e chi programma sta proprio qui: nella consapevolezza che tutto non si può fare, ma con l’orgoglio di poter raccontare risultati già conseguiti, come il grande lavoro sulle liste di attesa e i 430 milioni di investimenti sanitari strutturali realizzati”.



Fonti: Ufficio stampa  Consiglio regionale delle Marche e Ufficio stampa Regione Marche

Ultima modifica il Giovedì, 06 Febbraio 2020 13:37