Il monitoraggio di Goletta Verde nelle Marche

Città: ANCONA - Venerdì, 05 Luglio 2019 Scritto da

Legambiente presenta i dati del dossier Mare monstrum: nelle marche 3,7 reati per ogni chilometro di costa

ANCONA - Due foci che risultano inquinate oltre i limiti di legge ogni volta che vengono sottoposte al monitoraggio dei nostri tecnici. Sono quelle del torrente Vallescura nei pressi del Lido di Fermo e quella del fiume Albula, a San Benedetto del Tronto. Qui gli inquinanti analizzati, marker specifici di problemi legati ad una cattiva o assente depurazione, hanno superato il limite previsto dalla normativa. Entrambe sono state costantemente monitorate da Legambiente dal 2013 al 2017 (non nel 2018 a causa dei lavori in corso) risultando sempre fortemente inquinate, segno quindi di una criticità che permane.
Gli altri dieci punti campionati nella regione dai nostri tecnici sono risultati invece tutti entro i limiti di legge. Ci sono segnali incoraggianti come quello del fiume Tesino, che quest’anno è risultato entro i limiti e quello della foce del Tronto che mostra un miglioramento rispetto gli anni passati rientrando nei limiti della normativa, ma su cui non si può abbassare la guardia.

È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste marchigiane dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane che nelle marche ha effettuato la sua quinte e sesta tappa, prima ad Ancona e poi a San Benedetto. Un viaggio realizzato anche grazie al sostegno sostegno dei partner principali CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e Novamont; dei partner sostenitori Assovetro - Endless Ocean, Ricrea, Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio e con il contributo di Pramerica SGR (Pramerica Sicav Social 4 Future). Media partner del tour è La Nuova Ecologia.

Alla presentazione del monitoraggio di Goletta Verde hanno preso parte Mattia Lolli, portavoce Goletta Verde; Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche, Marco Ciarulli, responsabile scientifico Legambiente Marche, Kessili De Bernardinis, Presidente circolo Legambiente lu cucale, Dott.ssa Milena Brandinelli, agenzia ARPAM.

«L'obiettivo del nostro viaggio – spiega Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde - è mantenere alta l’attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l'attenzione del Governo, e spesso anche delle amministrazioni locali, sia diretta su tutt'altro. È ora di dire basta ad ogni forma di alibi e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente a partire dalla gestione delle acque reflue e dall’adeguamento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare”.

“Anche se in presenza di una situazione non preoccupante – Francesca Pulcini, Presidente Legambiente Marche – alcuni problemi non sono ancora risolti visto che ci sono criticità che perdurano e vanno approfondite come quella della Foce del Fiume Albula e quella di Vallescura che non è la prima volta che risultano inquinate e per cui richiamiamo alle loro responsabilità anche gli amministratori locali. Il passaggio di Goletta Verde - conclude Pulcini deve essere un’opportunità per ricordare a tutti i portatori d’interesse, compresi i Comuni dell’entroterra, la necessità di mettersi in rete, come avvenuto per il contratto di fiume del Tesino”.

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Fonte: Ufficio Stampa Goletta Verde Legambiente 

Ultima modifica il Venerdì, 05 Luglio 2019 15:50