Il Comitato di partecipazione dell'Inrca: "Sanità e Giunta regionale. Quale ruolo per i cittadini?

Città: ANCONA - Martedì, 21 Dicembre 2021 Scritto da

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute dell'Inrca di Ancona, il seguente intervento sui cambiamenti in corso nella sanità regionale e il mancato coinvolgimento dei Comitati di partecipazione   

Grande rilievo è stato dato ad ipotesi di cambiamenti istituzionali progettati dalla Giunta sulla Sanità regionale: aziende sanitarie provinciali e medicina territoriale in particolare. E anche alla sostituzione di funzionari, come quella già avvenuta del Direttore del Servizio salute; oppure, almeno da quanto comparso qualche settimana fa sulla stampa, alla perentoria richiesta di dimissioni al Direttore generale dell’INRCA (richiesta, se vera, di cui non sono note le ragioni).  E’ certamente legittimo che la Giunta regionale abbia una sua visione della sanità ed elabori un disegno programmatico secondo tale visione; ed è anche possibile che alcuni indirizzi (sulla razionalizzazione delle aziende e sulla medicina territoriale, ad esempio) siano condivisibili una volta analizzati, compresi e discussi, anche sulla scorta della esperienza della pandemia, peraltro ancora drammaticamente presente.

E’ necessario però rilevare che, purtroppo secondo una tradizione consolidata negli anni passati, si stia intervenendo sulla sanità escludendo completamente i Comitati di partecipazione dei cittadini, che sono organismi istituzionali presenti nelle aziende e rappresentativi di decine di Associazioni di volontariato. Essi hanno importanti funzioni (su controllo, programmazione, accessibilità dei servizi sanitari ed altro ancora) e hanno acquisito esperienza e competenza al punto di avere disegnato e condotto a termine concreti e documentati progetti di miglioramento in collaborazione con i tecnici. E hanno imparato a distinguere fra il bene generale e alcune posizioni, comprensibili anche talvolta, ma che rischiano di chiudersi in individualismi campanilistici.

Se dunque certamente la salute è un tema fondamentale e il sistema sanitario è di proprietà dei cittadini, in quanto da essi finanziato, questi ultimi non possono essere solo spettatori dei cambiamenti ma ne devono essere protagonisti, fin dalla loro elaborazione. L’informazione e la consultazione sono dunque necessarie ma non sufficienti. E ciò vale certamente per la gestione quotidiana dell’assistenza (l’uso corretto dei posti letto, i percorsi terapeutici, l’uso dei farmaci, l’accessibilità, la continuità, la presa in carico) ma anche per questioni strategiche: il Piano socio-sanitario, il Piano regionale della cronicità, quello della Prevenzione, il sistema informativo, la Trasparenza degli atti ed altro ancora. Senza nulla togliere a chi è stato eletto, che deve però saper trovare un equilibrio fra il mandato, che non è mai in bianco, e la partecipazione di chi quel mandato ha reso possibile. E la partecipazione dei cittadini deve essere un valore sia prima che dopo le elezioni.


Roberto Amici
Per il Comitato di partecipazione dei cittadini dell’INRCA