Educazione alla legalità sui beni confiscati alle mafie

Mercoledì, 21 Maggio 2014

Studenti degli istituti superiori di Fermo, Camerino e Macerata in visita alla fattoria sociale sorta nel podere Tufi di Cupramontana, confiscato alla criminalità organizzata negli anni '90: l'iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto "Legalità... be connected", finanziato dall'Upi, con capofila la Provincia di Ancona e il CSV Marche tra i partner

CUPRAMONTANA (An) – A scuola di legalità e cittadinanza attiva sui beni confiscati alla mafia. Succede a Cupramontana, dove nei giorni scorsi alcune classi dell'Istituto superiore d'arte di Fermo si sono recate in visita presso il podere Tufi, che fu confiscato alla criminalità organizzata negli anni '90 ed oggi, grazie all'impegno e la collaborazione tra istituzioni pubbliche e privato sociale, ospita una fattoria sociale con orto biologico e una comunità residenziale per utenti con disagio psicologico.

La visita guidata, che i ragazzi hanno vissuto con interesse e partecipazione, è stata realizzata nell'ambito del progetto "Legalità... be connected", percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva dedicati ai giovani marchigiani, nelle province di Ancona, Macerata e Fermo, con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Nelle settimane precedenti infatti, a compiere una visita analoga sono state altre classi, provenienti dagli istituti superiori Ipsia "Pocognoni" di Camerino, dal Liceo artistico "Cantalamessa" e dall'Istituto agrario di Macerata. Il progetto è finanziato da UPI (Unione Province d'Italia) e realizzato dalla Provincia di Ancona (ente capofila), in partenariato con Provincia di Macerata, Provincia di Fermo, CSV Marche (Centro Servizi per il Volontariato), Consorzio solidarietà, Associazione La fattoria della legalità, Cooperativa Pane e tulipani e Ufficio scolastico regionale per le Marche. La mattinata è cominciata con un'introduzione sulla storia del bene confiscato e il suo progetto di riutilizzo sociale, seguita dalla visita all'area e il coinvolgimento dei ragazzi in alcune attività sull'orto biologico che circonda la struttura, in compagnia degli operatori e degli ospiti della comunità. Nell'occasione inoltre, la web tv animata nell'ambito del progetto con la partecipazione degli studenti, ha effettuato alcune interviste a diversi "protagonisti"delle attività.

Obiettivo del progetto "Legalità... be connected", cui hanno aderito 15 istituti secondari di secondo grado delle provincie di Ancona, Macerata e Fermo, è promuovere la cittadinanza attiva tra i giovani e diffondere la legalità, come colonna portante del vivere comune e della democrazia: avviato lo scorso novembre, ha visto dapprima attività di formazione in classe, curate da operatori del CSV Marche e le associazioni del territorio, poi l'attivazione di stage presso associazioni di volontariato, la creazione e l'animazione di spazi e redazioni per la comunicazione on line, nei quali gli studenti possono attivarsi per la comunicazione e diffusione della cultura della legalità, infine visite guidate presso i beni confiscati alla mafia nelle Marche a Isola del Piano (Pu) e a Cupramontana (An), che si stanno svolgendo in queste settimane e continueranno fino a maggio inoltrato.

Sarà inoltre organizzato un concorso tra le scuole per i migliori reportage, e non mancherà un evento pubblico interprovinciale di conclusione del progetto.