I risultati di una ricerca/azione sulla cittadinanza attiva per gli studenti

Venerdì, 23 Maggio 2014

Nell'ambito del progetto "Legalità... Be connected, finanziato dall'Upi, con capofila la Provincia di Ancona e il CSV Marche tra i partner, realizzata una ricerca/azione sulla rappresentazione della cittadinanza attiva degli studenti delle scuole aderenti

ANCONA – Nell'ambito del progetto "Legalità...Be connected" - percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva dedicati ai giovani marchigiani, nelle province di Ancona, Macerata e Fermo, finanziato dall'Upi, con capofila la Provincia di Ancona e il CSV Marche tra i partner, è stata condotta una ricerca/azione proprio sulla rappresentazione della cittadinanza attiva, che ha coinvolto gli studenti delle scuole aderenti. Il CSV Marche ha seguito questa macrofase del progetto, la cui elaborazione dati è stata curata dalla dott.ssa Silvia Perosara.

Il dossier (scaricabile in allegato) si propone di rendere pubblici e fruibili i dati del questionario somministrato agli studenti delle province di Ancona, Fermo e Macerata, frequentanti per la maggior parte il secondo e il quarto anno della scuola secondaria superiore, nell'ambito del progetto "Legalità... Be connected". La somministrazione del questionario ha riguardato 827 studenti.

Le righe all'interno vogliono costituire uno strumento utile per orientarsi e decifrare la sensibilità dei giovanissimi, insieme alle loro conoscenze, in merito al concetto di legalità come strumento di promozione del bene comune e sulla disponibilità dei più giovani a impegnarsi nel proprio territorio mediante un esercizio di cittadinanza attiva.

Il progetto, infatti, si prefigge l'obiettivo di elaborare una definizione condivisa di legalità in relazione alle regole di convivenza comune e pacifica e di incrementare nei più giovani la partecipazione alla vita sociale e comunitaria attraverso percorsi e pratiche concrete di cittadinanza attiva e di volontariato, che di essa è una declinazione. Il questionario ha fornito elementi preziosi per poter progettare interventi in classe ed azioni efficaci alla realizzazione di tale obiettivo.

Obiettivo primario e generalissimo del questionario è stato dunque l'esigenza di ottenere un quadro informativo il più possibile veritiero (di qui la scelta dell'anonimato delle risposte) che orientasse i percorsi di approfondimento nelle classi con la guida dei relatori del Centro Servizi Volontariato e con la partecipazione di associazioni di volontariato che operano su diverse scale, da quella locale a quella internazionale, e che lavorano per l'incremento del bene comune impegnandosi per la promozione della legalità nelle sue differenti declinazioni.

L'orizzonte di senso che ha guidato l'elaborazione del questionario riguarda la definizione stessa del concetto di legalità, che si colloca in stretta connessione con i concetti di bene comune e giustizia.

Somministrato nella fase iniziale del progetto, il questionario si compone di trentacinque domande suddivise in cinque sezioni: sezione A – profilo sociale e anagrafico degli intervistati; sezione B – tempo libero e consumi culturali; sezione C – conoscenze pregresse e orizzonti valoriali di cittadinanza; sezione D – esperienze e attività; sezione E – rapporto con il territorio.